Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 102

26-05-2009

TOTAKEKE

"The Things That Disappear When I Close My Eyes"

Cover TOTAKEKE

(Tympanik Audio)

Time: CD 1: (70:39) CD 2: (72:16)

Rating : 8

Oramai Frank Mokros è parte integrante della scuderia Tympanik: il sodalizio nato un anno fa (incredibile quanto sia successo nell'ambito dell'etichetta stessa in questo piccolo lasso) è diventato legame inossidabile, ed insieme ad un roster di artisti invidiabile il mercato dell'elettronica 'dance' più elaborata vede in Totakeke un riferimento importante. Non solo IDM in questo nuovo lavoro di Totakeke, o almeno non in senso stretto: gli orizzonti sonici del musicista americano si allargano progressivamente verso nuovi 'sapori', ed il risultato è un doppio album che amplifica i favori di "eLekatota - The Other Side Of The Tracks" e di "Forgotten On The Other Side Of The Tracks". Basta iniziare l'ascolto e lasciarsi coinvolgere emotivamente dall'opener "The Past Forgotten", lenta nell'iniziare il suo cammino fluido, ma con alla base suoni ambientali (anche di piano) cui non eravamo abituati da Mokros. Il lungo viaggio dei due dischetti prosegue nella trance di "Disconnected Inside", ballabile ed ipnotico gioiello elettronico. Le campionature, scorrevoli nel dare corpo al brano, sono 'invase' senza inutili crudelismi industriali da samples che nella morbidezza del ritmo non alterano affatto (come a volte in questo ambito succede) l'estetica prestigiosa. Sono sufficienti queste due tracce per rendersi conto che Mokros ha la totale padronanza dei suoi mezzi e può permettersi di 'giocare' con synth e samples, creando eterogenee linee geometriche irrorate da campionature che, con fare 'anarchico', contrastano i binari degli arrangiamenti principali. Anche con battiti industriali percussivi, come nel caso di "Anterograde Amnesia", oscura e metropolitana nella sua anima fredda ed asettica. Di nuovo ritmi blandi e tempi gestiti senza fretta per non 'danneggiare' le strutture create in "Lost And Falling", ancor più oscura dei riferimenti precedenti: le ipnosi algide e fredde dei campionatori conducono verso quel mondo perfetto e glaciale che artisti come Totakeke riescono con suggestione a creare. Sullo stesso tema è condotta "Patient HM", ed è incantevole lasciarsi guidare dai molti suoni che, come meduse siderali, conquistano l'ascolto. 'Meduse sonore': esempio bizzarro, ma che dà l'idea di quest'album, i cui lunghi tentacoli che si espandono e si ritraggono a seconda di come Mokros idealizza il momento. Il secondo dischetto si apre con il remix di "Pull The Plug" (presente in "eLekatota - The Other Side Of Tracks"), rielaborato dallo stesso autore per 'marchiare' un brano già apprezzato con le nuove concezioni ambientali del momento: ne risulta un'IDM ancor più cerebrale e fascinosa. Poi una vasta proposta di remix, tra cui non brilla per l'estremo 'caos' industrial "Anterograde Amnesia" rivista da Pneumatic Detach, laddove è più suggestiva la versione di Mokros. All'esatto opposto la classe di Autoclav1.1 (altra pedina importante della scacchiera Tympanik) per la trance esecutiva, che porta la fluidità del brano originale verso substrati oscuri e malleabili. Anche un altro collega di label presta la sua visione cupa dell'elettronica: Flint Glass nel remix di "Patient HM" precipita il suono verso caverne, mantenendo alto il ritmo. Beat anarchici si fondono con echi profondi, riverberi sotterranei di un ambiente ostile ma fascinoso. Totakeke la propone nel primo dischetto in maniera più luminosa: luce filtrata ma presente, con l'artista che precipita il brano verso abissi progressivi, ed entrambe le soluzioni sono ipnotiche e degne di merito. Come pure Disharmony nel rivisitare "Memoria": lentamente la leggera virata ambient in casa Tympanik si rivela, gli artisti coinvolti da Totakeke apportano ognuno la propria visione e l'insieme è omogeneo nel palesare un'idea uniforme anche fra la molte peculiarità di una label che, crescendo in sé un vivaio di classe, determina una grossa influenza nel panorama di riferimento. Totakeke nella scuderia è un protagonista raffinato e, seppur iper-produttivo, riesce a non inflazionare il mercato con la sua presenza. Complimenti.

Nicola Tenani

 

http://www.myspace.com/elekatota

http://www.tympanikaudio.com/