07-07-2024
SEVERE ILLUSION
Anarchica lucidità
di Roberto Alessandro Filippozzi (foto di Anna Viola Jörnesten)
È una lunga storia, prossima a compiere il quarto di secolo l'anno venturo, quella che ha portato sin qui Fredrik Djurfeldt ed Ulf Lundblad, insieme dal 2000 come Severe Illusion e da lungo tempo divenuti una certezza assoluta per gli amanti dell'EBM più dura, ferale, oscura e profondamente venata di industrial come di dark-electro. Parallelamente, è una lunga storia anche quella che lega il sottoscritto all'act svedese, iniziata allorquando, nel 2003, mi giunse (assieme a parecchio altro materiale, da recensire per il primissimo numero della rubrica "Earth Inferno" che per alcuni anni curai sul mensile Rock Hard) il primo album ufficiale firmato Severe Illusion, intitolato "Discipline Is Reward Enough". Il progetto, con alle spalle solo un paio di EP ed un CDr autoprodotti, era pressoché sconosciuto da noi, e quel primo full-length ufficiale arrivò come una sorpresa di quelle che lasciano il segno, non soltanto per il sottoscritto. Duro, feroce, tagliente e spietato come si usava in certa scuola tra la fine degli 80s ed i primi 90s, con brani memorabili che sarebbero poi diventati classici irrinunciabili per i seguaci del duo. Da allora ho avuto il piacere ed il privilegio di seguire diffusamente la carriera dell'act scandinavo, grazie soprattutto ad un contatto diretto e costante con esso, recensendone (quasi) tutti i lavori, inclusi quelli di molti dei progetti paralleli che coinvolgono soprattutto Fredrik, frontman della longeva realtà della scena EBM, nostro gradito interlocutore in un'intervista che ha toccato in maniera forte certe dinamiche sociopolitiche centrali nel concept del progetto, ovviamente senza peli sulla lingua, come non ha paura di fare chi ha da sempre anteposto l'onestà intellettuale e la ragione alle sciocche militanze preconcette.
"La democrazia è soltanto il vecchio gioco del divide et impera mentre la vera agenda viene impostata altrove, l'illusione della scelta. La generazione odierna è cresciuta con la sorveglianza di massa in uno stato di polizia globale mascherato da società libera, e per troppi di loro il concetto di reale libertà è difficile anche solo da capire. Ho visto succedere durante i lockdown del Covid quanto facilmente le persone non soltanto accettino, ma finanche abbraccino il totalitarismo. Gente che si è chiusa nelle proprie case e, anziché protestare, ne implorava di più."
(Fredrik Djurfeldt)
"Più la propaganda diventa assurda, più diventa evidente come il Re sia nudo. Completamente. Due decenni fa ci hanno venduto la storia del terrorismo internazionale, ma presto la gente ha cominciato a intravedere la verità. La storiella pandemica era così oltraggiosa che hanno dovuto usare la forza per farla andare giù alle persone, impedendo loro di lavorare o di lasciare le proprie case."
(Fredrik Djurfeldt)
"L'ala destra e quella sinistra fanno parte entrambe dello stesso uccello. Non lasciatevi fregare, mai. È uno dei trucchi più vecchi del libro. Non ho mai votato per un politico o un partito in tutta la mia vita, perché la corruzione non è un prodotto del sistema politico, ma il suo stesso fondamento. Il voto esiste per giustificarne l'esistenza, e io dico, cresciamo e rigettiamo quella classe di parassiti una volta per tutte. Tutti loro."
(Fredrik Djurfeldt)