SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO
Mailing-List:
Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista
06-03-2024
DISHARMONY
La misura del tempo
di Roberto Alessandro Filippozzi
Fra i molti media-partner coi quali in questi ultimi 17 anni abbiamo avuto il piacere di collaborare attivamente, una menzione d'onore la merita sicuramente l'etichetta slovacca Aliens Production, che sin dal 2008 non ha mai mancato di inviarci le proprie eccellenti produzioni, creando con noi un sodalizio importante e speciale sotto ogni aspetto. Grazie a ciò, abbiamo potuto trattare non soltanto quei tanti act che ci hanno entusiasmati con le loro produzioni, sempre rigorosamente fra le pieghe dell'elettronica a tinte scure, tra IDM, dark-electro, industrial ed ambientronica, ma anche e soprattutto quei progetti facenti capo a Ryby, label manager della AP, e cioè nomi di assoluto rilievo come dISHARMONY ed Oxyd, condivisi con l'amico e sodale di sempre Robert Gajdos (anche noto nei panni di Headdreamer, ennesimo ottimo act del roster), oltre al più recente solo-project Triode. Era da tempo che pensavamo ad una bella chiacchierata con Ryby, autentico punto di riferimento di una scena fatta di estrema ricercatezza sonora e foriera di enorme qualità, e l'occasione ci è stata servita dall'ultima fatica sulla lunga distanza dei dISHARMONY, ovvero l'eccellente "Pendulum", ma ovviamente non ci siamo lasciati sfuggire l'opportunità di parlare diffusamente sia della AP che degli altri progetti in cui il nostro interlocutore è parte in causa...
-
Come dISHARMONY, avete pubblicato circa venti uscite in quasi 22 anni, conseguendo molto in questo vostro lungo viaggio nell'arte sonora. Qual era la vostra visione quando tutto ebbe inizio, come è cambiata negli anni e come riassumeresti il lungo viaggio che è stata la vostra carriera sin qui?
"Beh, il tempo vola. Non so neppure realmente quante uscite abbiamo alle spalle, ma quel numero suona piuttosto produttivo, ed ovviamente non abbiamo ancora finito. Non so se all'epoca ci fosse una visione del futuro, era più tipo un ritrovo di amici dopo la scuola. Non ci siamo visti anche per parecchio tempo. Avevamo gusti musicali ed esperienze similari, ascoltavamo molta musica, quindi perché non creare la nostra? Robo è un gran compositore e musicista. All'epoca aveva un equipaggiamento piuttosto decente e faceva sia il tecnico del suono che il DJ, quindi ci sedemmo assieme ed iniziammo a divertirci ed a ricercare. Eravamo giovani e folli. I nostri stati d'animo e messaggi musicali continuano nei giorni nostri, proprio come la nostra amicizia e le nostre vite sociali."
-
Siete stati capaci di migliorarvi album dopo album, ma di certo ci sono stati alcuni particolari punti di svolta nella vostra lunga discografia, come ad esempio "Malignant Shields", che ha visto il vostro sound diventare più melodico. Dove individueresti i principali punti di svolta nella vostra carriera?
"Il nostro lavoro è decisamente passato attraverso cambiamenti sia tecnici che di suono, ma non abbiamo mai provato in alcun modo ad interrompere o cambiare ciò che è in noi. La creazione è stata naturale, ed anche se eravamo sempre noi, è stata ogni volta un pochino differente. La melodia è il fondamento ed il rumore il sottofondo. Hai ragione, "Malignant Shileds" è venuto fuori piuttosto velocemente e spontaneamente, ed all'improvviso era e suonava differente, anche come un ibrido fra stili. Mi piace quel disco, anche se saranno cent'anni che non lo sento. È vero che possa essere risultato spiazzante, ma non ci importa di cosa dice la gente, anche perché il risultato è stato un successo."
-
Col passare degli anni, le parti vocali sono diventate sempre più importanti nel vostro quadro sonoro: in che modo questa vostra scelta ha cambiato il vostro approccio complessivo?
"Il cantato è stato sempre essenziale. Non sappiamo cantare, quindi abbiamo dovuto "distruggere sonoramente" il cantato e dargli la sua vera identità. La sua specifica forma è parte del progetto sin dall'inizio. Ognuno ha un proprio colore di voce, e quello non lo puoi cambiare. Il mio è quello che senti in dISHARMONY. A dirla tutta non mi esercito molto, ma spero che questo cambierà e che otterremo anche le nostre connessioni con la gente."
"Quella di "Pendulum" è un'altra delle nostre storie, talvolta personali, talvolta inventate. L'album ha una forte energia, angoli oscuri, loop tecnologici e blocchi melodici. È anche mobile e vulnerabile al tempo stesso, proprio come il giorno d'oggi. Pulsante, avanzante eppure marcio, dalla superficie fino al midollo."
(Ryby)
-
Con la vostra creazione avete abbracciato un ampio spettro di stili di musica elettronica, dall'ambient all'industrial, dall'IDM alla dark-electro, dalla downtempo all'electro-industrial, adattando sempre ogni stilema alle vostre necessità. Cosa vi ha infuso questa passione per il mondo dei suoni elettronici più oscuri?
"Grazie per la bella descrizione. Musicalmente siamo entrambi differenti, eppure gli stessi. Ci completiamo a vicenda e non ci dividiamo mai mentre creiamo. Robo è un guru del suono ed il mio personale modello a cui ispirarmi, è incredibile quanto bene conosca e sappia controllare le macchine. Suppongo che la nostra musica sia il riflesso dei nostri gusti musicali, ma a modo nostro. La musica in sé ci ha influenzati molto e le dedichiamo ancora molto tempo attivo, sia nel crearla che nell'insegnarla. Come dicono alcuni: senza musica, non c'è vita."
-
Addentriamoci ora nei contenuti di "Pendulum". Quale tipo di concept passa attraverso un così suggestivo titolo, l'artwork ed i testi?
"Quella di "Pendulum" è un'altra delle nostre storie, talvolta personali, talvolta inventate. Non siamo predicatori, né desideriamo esserlo. Siamo due ragazzi che sono cresciuti nel più grande quartiere residenziale della Slovacchia e che cercavano delle risposte. Senza oscurità, non ci sarebbe luce."
-
Sono convinto che "Pendulum" rappresenti al meglio l'evoluzione del vostro sound sotto ogni aspetto: quanto siete soddisfatti del livello raggiunto, e qual è il prossimo obiettivo del progetto nella vostra visione?
"È corretto ritenerlo il mio preferito fra i nostri al momento, ma accade con ogni nuova uscita. "Pendulum" ha una forte energia, angoli oscuri, loop tecnologici e blocchi melodici. È anche mobile e vulnerabile al tempo stesso, proprio come il giorno d'oggi. Pulsante, avanzante eppure marcio, dalla superficie fino al midollo. Ma l'album è ancora fresco, non c'è ragione di parlare di prossimi passi a cui non abbiamo neppure ancora pensato."
"Talvolta gestire l'etichetta comincia ad essere dura per me: molte ore di preparazione, design, ricerca, ascolto, sistemando le cose per la produzione e tutto ciò ad essa connesso. Le edizioni in formato fisico stanno diventando una specie a rischio d'estinzione ed un feticcio, e questo nonostante i vinili e le cassette stiano sperimentando una rinascita. Verrà il giorno in cui le nuove generazioni non sapranno manco più cosa sia un lettore CD..."
(Ryby)
-
Com'è noto, gestisci anche la longeva e rispettata Aliens Production, con la quale curi anche le uscite che riguardano te e Robert. Il viaggio è stato lungo anche per l'etichetta, anche più che con dISHARMONY, essendo iniziato nel lontano 1997 con la prima compilation su cassetta... In questi 27 anni hai dato un grande contributo alla scena electro più oscura con la AP, portando alla luce non soltanto i vostri ottimi progetti, ma anche tanti altri artisti che meritavano la giusta attenzione. Ripensando a questo lungo viaggio, quanto ti ritieni soddisfatto di quello che la label ha conseguito?
"Grazie per le belle parole e per il tuo supporto. La AP è un incontro casuale di eventi, ed anche il viaggio di una vita. Sono passato da quei tempi in cui le lettere erano scritte a mano e le risposte attese pazientemente. Solo pochi fortunati avevano internet dalle mie parti. Poi la tecnologia ha preso piede, e realizzare un CD di qualità si poteva fare con tre mesi di un buono stipendio da lavoratore slovacco. L'entusiasmo ed il gusto musicale erano grandiosi, e penso che la scena fosse anche creativa e competitiva agli inizi della mia attività. Da ascoltatore, dovevi cercare le informazioni e tentare la sorte. Oggi è tutto a disposizione, basta qualche svogliato click dal comfort di casa propria. Sfortunatamente, le edizioni in formato fisico stanno diventando una specie a rischio d'estinzione ed un feticcio, e questo nonostante i vinili e le cassette stiano sperimentando una rinascita. Verrà il giorno in cui i più piccoli e le nuove generazioni non sapranno manco più cosa sia un lettore CD. Eeeeeh, mi sa che sto invecchiando..."
-
Personalmente, essendo così fortunato da avere la AP fra i miei migliori media-partner sin dal 2008, potrei indicare come autentiche gemme diversi dei lavori che hai pubblicato negli anni, ma quali sono quelli a cui tu sei più legato?
"A mia opinione, la AP copre uno spettro piuttosto ampio e mette assieme tutti i tipi di stili oscuri. Ogni uscita è un evento per me e dà respiro all'intero progetto. Non mi sento di sceglierne nessuno in particolare, sono tutti unici e parte della famiglia. Ammetto che talvolta comincia ad essere dura per me: si tratta di molte ore di preparazione, design, ricerca, ascolto, sistemando le cose per la produzione e tutto ciò ad essa connesso. Ho sempre alcune persone attorno a me, gente che mi aiuta e non si rifiuta mai di partecipare e supportare, perché questo è puro underground. Qui viviamo un pochino sopra la soglia di galleggiamento, quindi riesco a mantenere tutto da solo, l'unico sponsor sono io ed i miei agganci. Com'è naturale, un grosso ringraziamento va alle persone che mi aiutano, sacrificando il loro tempo per rendere possibile l'esperienza."
-
A dispetto del fatto che stai pubblicando lavori così eccelsi, fra il meglio di quanto possa offrire l'electro più oscura, le edizioni in formato fisico sono ormai strettamente limitate, per lo più in sole 100 unità. Nessuno si aspetta che questi suoni possano diventare "popolari", ma è davvero questa la fetta di mercato per questo ammirevole tipo di musica?
"È triste, ma vero! Il CD è una specie a rischio. Edizioni di 500 o più copie sono ormai una cosa del passato, almeno per me. Oggigiorno, persino quel misero centinaio finisce per giacere sotto al tuo letto per un paio di mesi, ma siamo comunque grati di poterlo ancora fare. Il mondo d'oggi è digitale, con tutti i tipi possibili di applicazioni o canali streaming, per una vita veloce e piena di sciocchezze. Al giorno d'oggi, sfortunatamente, i nuovi progetti non se la passano bene: possono anche avere un sound valido ed impressionante, ma finiscono persi nella pila di porcherie che satura internet. Per me, il CD è il risultato. Mi piace ancora l'oggetto fisico, sono un collezionista, ma al momento l'etichetta si ferma a quota 100, non ne servono di più. Così non avrò avanzi e contribuirò a tenere pulito il pianeta. O per lo meno, questo è il modo in cui terrò viva una realtà di culto. Non puoi fermare la digitalizzazione, ma ci saranno sempre appassionati che daranno supporto a realtà di nicchia. È vero che i nostri artisti meriterebbero molti più soldi investiti e supporto, ma, sfortunatamente, questa è l'evoluzione e lo stato attuale della musica. Anche se io, però, non la capisco: su quelle sudice app la gente paga un abbonamento mensile, e chi incassa lascia solo le briciole agli artisti... Dovreste invece supportarli direttamente, perché se lo meritano."
-
Recentemente la AP è sembrata piuttosto aperta verso certa EBM, ed ovviamente mi riferisco ai nuovi lavori di Fractal e CSIBD. Si tratta sempre di materiale oscuro che ben si adatta ai tratti distintivi dell'etichetta, eppure credo sarebbe interessante esplorare ulteriormente questa strada: che intenzioni hai in merito?
"Come ho già detto, la AP raggruppa tutti gli stili di elettronica oscura. Ciò che mi piace ed ha emozione è il benvenuto a bordo. Ovviamente continuerò con questi ed altri progetti similari, che è ciò che fa l'etichetta a livello organico. I due nomi che hai menzionato sono più orientati verso la comunità EBM, dove spesso ci sentiamo a casa. Forse non faremo in tempo a vedere queste mie parole pubblicate, che già ci sarà in programma una nuova uscita per Fractal, e sarà un altro impressionante album. Anche CSIBD è nella fase di produzione. Ho anche delle cose in ballo con progetti che non avevano mai inciso per la AP sinora, vedremo cosa ci porterà l'anno in corso."
-
Con la AP hai anche modo di realizzare i lavori dei vostri side-project, Headdreamer e Triode, controllando ogni fase del processo come coi dISHARMONY. Quanto e importante per voi avere anche dei progetti separati, anche nell'ottica di sperimentare soluzioni differenti?
"Non saprei, ma accade. È un'evasione ed anche una compenetrazione di quanto facciamo assieme, anche se si tratta di musica differente. Parla di noi. Spesso usiamo lo stesso campionamento, oppure un effetto eco che puoi sentire nei dISHARMONY, e questo perché? Perché siamo sempre noi e possiamo fare quello che vogliamo. Si tratterà sempre di noi, dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni."
-
Al momento in cui parliamo, il nuovo lavoro di Triode è già fuori, ed ovviamente ne parleremo presto. Vorresti presentarlo ai nostri lettori, lasciandoci qualche indizio per capire cosa possiamo aspettarci dopo il pregevole - ma breve - debut album "Karma"?
"Triode è un esperimento. È una storia talmente scura, ma non è musica che proviene da una cavità remota... È costruito a blocchi come "Karma", ma stavolta ci sono collaborazioni e più elettronica, sebbene Triode resti orientato al minimalismo ed al rumore organizzato. Parla più di me, volevo creare la mia storia. Mi piacciono la dark ambient e le colonne sonore, ed in risposta a ciò, con Triode uso ciclicamente i samples per creare blocchi che non sarei in grado di rifare uguali una seconda volta, he he... Il nuovo "nullVector" è davvero forte, il suo contenuto è non-musica."
"Vedo la nostra scena stanca e sopraffatta da un manipolo di produttori che si autodefiniscono artisti dopo aver speso la notte al laptop. La musica è già morta, eppure è viva. È come per le tradizioni: quando le preservi e le migliori, le tramandi, e restano vive! Lo stesso concetto si applica alla musica, sta a noi scegliere quale sentiero percorrere..."
(Ryby)
-
Parlando del progetto di Robert, Headdreamer, possiamo aspettarci presto delle novità? E invece, per quanto riguarda in generale la AP e l'attività live dei dISHARMONY, bolle qualcosa in pentola?
"Prima che tu te ne accorga, Headdreamer busserà alla tua porta. L'etichetta emetterà sicuramente qualcosa, ma non c'è nessun grande piano: ciò che arriva ed è fruttifero, raggiungerà il mondo. Coi dISHARMONY ci sono in ballo dei concerti: se ci volete nella vostra città, fatecelo sapere. Per ora c'è la data confermata del 26 aprile a Bratislava, al Pink Whale assieme a Terminal State, Depressive Disorder e Statiqbloom."
-
Con Robert hai condiviso un altro progetto di cui parecchi aficionados sentono la mancanza, e cioè Oxyd: al netto dei brani "lost & found" pubblicati in download nel 2022, ci sarà mai la possibilità di sentire qualcosa di nuovo da questo monicker?
"Tutto è possibile..."
-
Siamo giunti alla conclusione. Come esperto musicista e gestore di etichetta, oltre che come sincero appassionato di elettronica oscura, come valuti lo stato attuale della scena e come vedi il suo futuro?
"La vedo stanca e sopraffatta da un manipolo di produttori che si autodefiniscono artisti dopo aver speso la notte al laptop. La musica è già morta, eppure è viva. È come per le tradizioni: quando le preservi e le migliori, le tramandi, e restano vive! Lo stesso concetto si applica alla musica, sta a noi scegliere quale sentiero percorrere..."
https://www.facebook.com/dISHARMONY.Offical
https://aliensproduction.bandcamp.com/