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Room 102

09-03-2009

PROJECT PITCHFORK

Anatomia di un artista

PROJECT PITCHFORK

di Nicola Tenani (traduzione: Valentina Bonisoli)

Che bella sorpresa ricevere le risposte di Peter Spilles: ci si potevano attendere repliche di rito e risposte di circostanza, vista la portata dell'attività promozionale che ruota attorno ad un nome consolidato come quello dei Project Pitchfork, invece ci siamo trovati di fronte alla totale apertura da parte di un artista che non ha nulla da dimostrare, ed al quale il nostro affetto deve essere dovuto. Perché in ormai quasi vent'anni di carriera e dopo innumerevoli album pubblicati, tra il mero piacere dell'ascolto e la possibilità di ballare brani che esulano spesso da tutti i generi, i Project Pitchfork si sono rivelati essere un tassello fondamentale del goth, e non solo per quanto attiene il lato elettronico. Poi la scelta personale, dettata dal gusto del singolo, ha la possibilità di ricadere su un'ampia gamma di album pubblicati: chi mette in cima alle proprie scelte personali "IO", chi "Eon:Eon", chi "Alpha Omega", ma lo stesso valore lo si riscontra anche in lavori come "¡Chakra: Red!" ed in tanti altri. L'ultima uscita "Dream, Tiresias!" recupera quel valore che negli anni si era un po' perso, ma che i tanti fans di Spilles & co. con amore e pazienza aspettavano, consci che i grandi artisti non decadono. Ed è a loro che noi di DARKROOM Magazine dedichiamo questa intervista, lunga ed esaustiva, appassionata come forte è l'amore che anche in Italia, negli anni, è cresciuto nei confronti del colosso tedesco. Collaborazioni e progetti paralleli, concerti e qualche gossip: un 'sezionamento' a 360° per una band candidata fin dai primi mesi dell'anno a scalare le classifiche di gradimento dei lettori per il 2009.

PROJECT PITCHFORK

"Nella mitologia greca Tiresia era il profeta cieco degli Dèi: questo lo rende una metafora perfetta per tutti i ribelli della nostra società che non credono a una visione superficiale del mondo, ma cercano risposte nel profondo e sono in grado di 'vedere' le verità nascoste. Dovremmo tutti portarci dentro un 'Tiresia', e dovremmo 'sognare'!"
(Peter Spilles)

 

PROJECT PITCHFORK

"Abbiamo influenzato e ispirato a lungo abbastanza gruppi da poter dire che abbiamo inventato un modo di combinare suoni più duri con melodie profonde, nonché voce harsh con testi pieni di significato. Abbiamo sempre pensato che non fosse necessario che la musica elettronica sembrasse fredda e calcolata, ed anzi, abbiamo sempre sperimentato affinché potesse essere viva, nonostante fosse sintetica."
(Peter Spilles)

 

PROJECT PITCHFORK

"A essere davvero sincero, i Kraftwerk non sono mai stati la mia band preferita. Anche se hanno scritto la storia grazie allo stile innovativo, penso che siano un buon esempio di ciò che la musica elettronica non dovrebbe essere: fredda, distante, quasi pedantemente cerebrale. Il mio obiettivo è sempre stato quello di creare una musica elettronica che fosse calda, emozionante e selvaggia."
(Peter Spilles)

 

 

http://www.pitchfork.de/

http://www.trisol.de/