12-01-2009
MASSIV IN MENSCH
"Meanwhile Back In The Jungle"
(Caustic/Masterpiece)
Time: (55:48)
Rating : 5
Della stampa europea del quinto lavoro sulla lunga distanza del trio tedesco Massiv In Mensch se ne occupa abbastanza curiosamente la spagnola Caustic, laddove l'album viene invece distribuito sul territorio statunitense dalla Artoffact, come di consueto. Personalmente li avevo lasciati a "Menschdefekt" (2003) ed avevo saltato a piè pari "Clubber Lang" del 2006, poiché avevo trovato eccessivamente discotecaro e tamarro (mi si passino tali termini 'tecnici', senza i quali non si può proprio parlare di certi gruppi) il sound di questa compagine che, a parte il fare quasi costantemente il verso agli Scooter (ed almeno riuscissero a produrre un martello come "Lass Uns Tanzen"...), cita fra le proprie influenze persino Gigi D'Agostino (orrore!)... Li ritrovo a cinque anni di distanza con un sound fortunatamente meno eccessivo ed un tantino (ma ancora troppo poco) più maturo: certo, l'attitudine è ancora 'discotecara' ed il sound odora di techno commerciale lontano un miglio ('dark rave', dicono loro...), ma ad inaugurare l'ascolto - dopo l'introduttiva title-track - troviamo quella "Supermassive Gravity" che, complici le vocals dell'ospite Stefan Poiss (mastermind dei grandiosi Mind.In.A.Box), se non altro è piaciuta al pubblico di settore. Si prosegue abbastanza bene con la pompata e cattiva "Never Trust The Outline", la più quadrata e solida "Pink Dream" e la velenosa e pulsante "Ikonoklast!" (con un sample da una famosissima aria che funziona bene), poi l'album inizia a perdere tragicamente colpi: "Hou Je Bek Vuile Teef" è una sciocchezza al pari di molte 'perle' di "Menschdefekt", mentre episodi come "Alone" o "Meer Der Tausend Farben" dimostrano solo quanto siano innocui i Massiv In Mensch quando tentano un approccio più 'pop', senza quella cassa dritta che martella altrove e con due vocine (quelle di Daniel Logemann e di Anna-Maria Straatmann) incapaci di comunicare alcunché... "As I Wake By Your Side" si rivela un minimo più elegante e "Pygmalion/Reloaded" è un mid-tempo melodico dignitoso, mentre "Elitär" gode per lo meno di arrangiamenti un po' più 'pensati', ma la chiusura del disco, affidata alla nervosa "Crystal" ed alla versione 2008 della più datata e tamarra "In Zeiten Wie Diesen", puzza di allungamento creato ad arte, peraltro in un disco dalla produzione all'acqua di rose (sì, perché oltretutto questa roba non 'spacca' a dovere, anzi...) che di veri e propri highlight non può davvero vantarne, a parte il pezzo con Mind.In.A.Box... Come nel resto della sua carriera, anche stavolta il progetto Massiv In Mensch si presenta senza i giusti numeri per impressionare il pubblico dell'elettronica danceable più alternativa, men che mai quella di stampo squisitamente oscuro: forse qualche fan degli Scooter si accontenterà di questo mezzo clone dalle dubbie fortune, ma gli altri possono tranquillamente passare oltre anche stavolta.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.massiv-in-mensch.de/
http://www.causticrecords.com/