14-12-2008
SOL INVICTUS
"Lex Talionis"
(Infinite Fog/Ark)
Time: (52:04)
Rating : 7.5
La russa Infinite Fog, che già aveva ristampato il celeberrimo "In The Rain" lo scorso anno, torna ad occuparsi del vecchio catalogo dei fondamentali Sol Invictus, stavolta facendosi carico della riedizione del classico "Lex Talionis". Uscito per la primissima volta nel 1990 in un box triplo in formato vinile per la Cerne (dove la band inglese era in compagnia di Current 93 e Nurse With Wound, ognuno con un platter a testa) e stampato su CD nel '93 dalla Tursa (nuovo nome della Cerne, etichetta gestita in prima persona da Tony Wakeford, fondatore e leader indiscusso dei Sol Invictus), a ben 15 anni di distanza "Lex Talionis" torna a splendere in questa nuova edizione digipack, comprendente tutti i testi ed una bonus-track. Si tratta del terzo album per la storica band inglese, nata nell'87 per mano di Wakeford a seguito di esperienze quali Crisis, Death In June ed Above The Ruins, e gli appassionati del settore sanno bene che si tratta indubbiamente di uno dei capisaldi del folk apocalittico. Nel periodo in esame erano della partita sia Karl Blake (presente col suo caratteristico basso distorto, col quale ha indelebilmente marchiato a fuoco tante produzioni del Sole Invitto) che Ian Read (il quale, nel 1991, avrebbe poi dato vita ai suoi Fire + Ice), ai quali si aggiungeva la presenza di Leithana degli Ordo Equitum Solis: contornato da tali nomi, Wakeford ha realizzato un'opera che ancor oggi, a 18 anni dalla sua prima pubblicazione, non prede un'oncia del proprio fascino, forte di un'importanza storica di primo piano. Andiamo con piacere a riscoprire momenti importantissimi per il folk apocalittico quali la lugubre e stridente title-track, la drammatica ed intensa "Black Easter", la sofferta e marziale "Blood Against Gold", o ancora i battiti sinistri dell'oscura liturgia "Kneel To The Cross", la delicatezza contrapposta alle asperità del basso distorto di "Tooth And Claw", lo splendido affresco poetico "Abattoirs Of Love", per finire con episodi esemplificativi dell'impronta Sol Invictus come "The Ruins" (che non nasconde certe reminescenze post-punk), "Fields", "Heroes Day" e "Rex Talionis". Completano il quadro "Blood And Wine" e "Wine And Blood", sorta di intro ed outro - non presenti nella prima edizione in vinile ed entrambe registrate in Sicilia - guidate dal piano di Leithana, mentre la conclusione in questo caso è affidata alla bonus-track di cui sopra, ovvero una discreta versione live di "Black Easter". L'intrecciarsi delle inconfondibili voci di Wakeford e Read, le melodie poetiche contrapposte alle sferzate oscure, il suono plumbeo dalle tinte grigie e marroni ed un mood irripetibile hanno fatto di questo disco un autentico classico del genere, ed è quindi tanto ai collezionisti più attenti quanto soprattutto agli eventuali novizi che consigliamo di affrettarsi, onde accaparrarsi una delle 1001 copie di questa gradita ristampa in edizione limitata.
Roberto Alessandro Filippozzi