03-11-2008
STANDART
"Australia"
(Gauja Records)
Time: (74:41)
Rating : 8
Ci giunge direttamente dalla Lettonia questo piccolo gioiellino targato Standart, band istituzione in terre baltiche per quanto riguarda la scena alternativa. "Australia" esce dopo due singoli di assoluto spessore come "Seven Times" e "Corrosion" (bellissimo il videoclip che la band realizzò a suo tempo per quest'ultima) e dopo una serie di live a supporto di gruppi come Camouflage e De/Vision. Proprio a questi nomi si potrebbe associare la proposta del quartetto, soprattutto nei passaggi più vicini al synthpop (come la già citata "Corrosion"), ma bisogna aggiungere che il combo capitanato da Kalvis Kluburs si dimostra molto più eclettico di quanto possa sembrare, toccando in alcuni episodi la new wave vera e propria, grazie all'uso di strumenti come chitarre e tastiere (a tal proposito, splendida "Aslan's Song" e la struggente "The Wonderful Fair"). Gli Standart tra l'altro ci propongono due song cantate in linguamadre, che donano all'album un qualcosa di assolutamente particolare che sembra riflettersi di continuo nel cielo limpido e freddo di un mattino sul mar Baltico; questo mood gelido e malinconico si esplica alla perfezione anche nel pianoforte di "Emigration" o nella conclusiva title-track, un brano che naviga tra rassegnazione e speranza, degna chiusura di un album sicuramente diverso da tante altre cose e per questo assolutamente meritevole. Il disco ideale per una giornata fredda e piovosa: complimenti sinceri a questa band.
Chemnitz