28-10-2008
MONO INC.
"Pain, Love & Poetry"
(NoCut/Masterpiece)
Time: (52:48)
Rating : 8
L'inarrestabile attività dei tedeschi Mono Inc. continua a riscuotere notevoli consensi di critica e pubblico, soprattutto in madrepatria, dove l'appeal esercitato da certe sonorità pare proprio lontano dall'esaurirsi ... Con una scena così florida a fare da sfondo alle gesta di questi giovani artisti, non sembra per nulla prematuro ritrovarsi già oggi con il terzo full-length della band tra le mani, a soli quattro anni dal debutto ufficiale! La proposta dei Nostri, per chi ancora non lo sapesse, segue da lontano i dettami impartiti dai Dope Stars Inc. (da notare l'evidente analogia tra i monicker dei due gruppi!), incontrastati paladini dell'industrial-glam rock, pur senza rifiutare del tutto le cadenze radio-friendly degli ultimi The Kovenant e, soprattutto, la passionalità gotica dei connazionali Zeraphine; l'unica sostanziale - ma decisamente azzeccata - novità apportata a questa fortunata formula nel corso degli ultimi anni è rappresentata dall'ingresso in line-up della carismatica batterista/vocalist Katha Mila. Viste le premesse, Mono Inc. sembrerebbe a tutti gli effetti una band nata con il chiaro intento di accodarsi ad uno dei trend di maggiore successo che l'intero panorama oscuro abbia mai conosciuto: in questo sfacciato modus operandi rientrerebbero, dunque, il look noir ed ultralaccato del quartetto e le vocals accattivanti di Martin Engler, che in qualche modo riportano la mente a certe 'glorie' del pop-rock più mainstream (su tutte i Liquido, meteore di una calda estate di qualche anno fa, ma anche i newcomers finlandesi Sunrise Avenue). La prima impressione si rivela tuttavia talmente sbagliata da trasformare qualsiasi possibile critica verso i compositori di un album eccentrico, estremamente coinvolgente e magistralmente prodotto qual è "Pain, Love & Poetry" in un'impresa di dimensioni titaniche. Un disco composto da sole hit, per forza di cose, costringe l'ascoltatore a premere a più riprese il tasto 'play': al cospetto della romanticissima "Teach Me To Love", cantata in compagnia di Lisa Middelhauve (ex-vocalist degli Xandria) ed abbellita da eleganti arrangiamenti orchestrali, o della sibillina sensualità di "This Is The Day", tutta giocata su un bellissimo contrasto di voci ed un estroso amalgama di chitarra e tastiera, vi sarà impossibile rimanere indifferenti. Ad un secondo ascolto, invece, vi innamorerete del ritmo danceable di "Sleeping My Day Away", "Get Some Sleep" vi sedurrà col suo irresistibile fascino ottantiano ed il suo ipnotico organo, mentre la forza tellurica di "Planet Shame" vi lascerà senza fiato, costringendo la vostra testa a movimenti concitati ed il vostro piedino a battere ininterrottamente sul pavimento, fino a quando vi ritroverete, di volta in volta, ad adorare ogni singolo brano. Bando alle ciance: questi Mono Inc. rappresentano, ormai senza più alcuna ombra di dubbio, la nuova frontiera del gothic rock, ed è giunto per tutti il momento di supportarli come si deve.
Marco Belafatti