Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 101

28-10-2008

KITE

"Kite"

Cover KITE

(Progress Productions/Audioglobe)

Time: (15:00)

Rating : 6

La sempre attiva ed entusiasmante scena elettronica svedese trova nei debuttanti Kite dei nuovi alfieri delle sonorità electropop di stampo 80s, e difatti il duo in esame non manca di citare come proprie influenze nomi quali Yazoo ed Erasure, ma anche Howard Jones, Cure, Bowie e via dicendo, fornendo di fatto una 'dichiarazione programmatica' che troverà ampio riscontro nei fatti. Tali fatti si concretizzano nei quattro brani di questo dischetto, stampato in versione CD dalla Progress dopo aver visto la luce sempre quest'anno in formato vinile 12" per la Lyckan: un quarto d'ora esatto di puri richiami al pop elettronico degli anni '80, a partire da una produzione che ci riporta indietro di almeno 25 anni. La fresca "Ways To Dance" tiene fede al proprio titolo aprendo in maniera ballabile e sfoggiando un refrain arioso di buona fattura, nonostante le vocals un po' sgraziate minino il risultato finale; il discorso si complica con la melodica ed eterea "My Girl And I", totalmente priva di beat, dove le parti vocali appaiono troppo sguaiate e le evidenti stecche feriscono i padiglioni auricolari... Le cose migliorano con "Say It Ain't So", easy e dotata di una buona melodia, nonché di cantati un po' più convincenti, ma quella voce sguaiata, vero punto debole dei Kite che farà storcere il naso a più di un ascoltatore, torna a fare capolino nella conclusiva "Learn To Like It", melodica e dotata di ritmi interessanti. Sfugge il motivo per cui la Progress abbia voluto investire in un progetto che mostra dei chiari limiti (principalmente a livello vocale), ma questo brevissimo esordio si mantiene comunque su livelli accettabili, fermo restando che in tempi brevissimi dovranno venire limate certe asperità che, alla lunga, potrebbero minare irrimediabilmente il futuro del duo svedese.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.kitesweden.tk/

http://www.progress-productions.com/