14-07-2008
FLINT GLASS
"Circumsounds"
(Tympanik Audio)
Time: (72:46)
Rating : 8
Come già fatto di recente col duo slovacco Disharmony, l'emergente label americana Tympanik Audio si prodiga nel confezionare una collezione dei migliori remix creati da uno specifico act per altri artisti, e stavolta si celebra il lavoro come remixer di un nome fra i più apprezzati nell'ambito dell'elettronica più oscura e ricercata: Flint Glass. L'act guidato dal francese Gwenn Trémorin si è guadagnato la stima di pubblico ed addetti ai lavori con soli due lavori ("Hierakonpolis" del 2002 e "Nyarlathotep" del 2006, entrambi editi sia dalla Funkwelten che da quella Brume Records di cui Gwenn è co-proprietario), ed è dello scorso anno l'altrettanto apprezzata collaborazione col temibile progetto Telepherique a titolo "Information Gygabite", uscita per la Angle.Rec. Gli appassionati di IDM, soundscapes, rhythmic industrial e tribal/electro saranno sicuramente al corrente del fatto che Flint Glass non è solo uno fra i remixer più richiesti del settore, ma anche uno dei più abili manipolatori di sonorità altrui, e questa corposa raccolta di remix, confezionata in un sontuoso digipack e limitata a 777 copie, non fa che ribadire tali capacità di Gwenn, qui all'opera col materiale di nomi quali, fra gli altri, Polygon, Empusae, Prospero, HIV +, Zonk't, Disharmony e Displacer, per un totale di 15 remix. Detto del fatto che, come da copione, di remix poco ispirati o comunque carenti non vi è traccia, il dato rilevante sta nella capacità di Gwenn nel far proprie le composizioni dei nomi coinvolti: nonostante la varietà stilistica dei brani originari, infatti, l'intera collezione di remix ha il grande pregio di suonare coerente con le prerogative di Flint Glass, segno della personalità con la quale il Nostro si mette all'opera nelle vesti di remixer. Ne scaturisce un lavoro che, più che una semplice raccolta di manipolazioni sonore, riesce a suonare come un vero e proprio album, quasi come se i vari remix fossero attraversati da una linea rossa che ne lega i contenuti: segno dell'indiscutibile talento compositivo di Gwenn, il quale evidentemente si tiene ben lontano da quel modo di lavorare che porta soltanto a certe mere variazioni ritmiche (per lo più in chiave danceable) che troppo spesso vengono ci vengono propinate. Il lavoro di Flint Glass, fortunatamente, spinge molto oltre la ricerca sonora e punta a risultati concreti, come dimostra ognuno dei remix qui inclusi (ce n'è anche uno per Tzolk'in, duo di cui fa parte lo stesso Gwenn), da quelli più oscuri e desolanti alle rielaborazioni più solide e ritmate, fino al picco conclusivo, rappresentato da una favolosa rilettura per "Blood For Oil" di OTX. Qui si va ben oltre la semplice collezione di remix, al punto che questo "Circumsounds" rappresenterà negli anni a venire un tassello importantissimo per comprendere appieno l'opera di Flint Glass. Un plauso, quindi, tanto alla qualità messa in campo da Gwenn quanto alla lungimiranza della Tympanik Audio, ammirevole nel progettare e realizzare uscite di cotanto spessore.
Roberto Alessandro Filippozzi