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Room 106

14-07-2008

ESTRUM

"A Comforting Psychosis"

Cover ESTRUM

(Nebulost Recordings)

Time: (45:05)

Rating : 7.5

Sono piuttosto singolari le regole che governano il mondo del cosiddetto 'female fronted metal': se da una parte vi sono tante (forse anche troppe) band alle quali viene garantita la possibilità di sfornare dischi su dischi, dall'altra ne abbiamo tantissime altre che ancora non hanno ottenuto un contratto discografico, e talvolta capita che le più brave stiano proprio tra queste ultime. In una scena che per antonomasia tende ad andare incontro alle esigenze del pubblico, privilegiando i 'bei faccini', la mancanza di personalità e delle sonorità che appaiono ormai trite e ritrite, è pertanto raro trovarsi di fronte ad un esuberante disco praticamente autoprodotto come quello in esame, specchio di un'imparagonabile indole artistica e di un talento innato che parecchi 'wannabes' dell'ultima ora potrebbero soltanto sognare di possedere. Il sound degli Estrum non richiama neanche alla lontana il logoro gothic metal atmosferico di scuola olandese, né tantomeno il pluriabusato sinfonismo dei Nightwish dell'era-Tarja, ma ama fondere il metal più classico alle sempreverdi armonie del prog settantiano (demarcate da un uso sopraffino dell'Hammond e delle tastiere), senza mai rinunciare alla ricerca di melodie raffinate e portando l'ascoltatore in un viaggio introspettivo attraverso la desolazione della cultura moderna, considerata nelle sue sfaccettature più decadenti. Sulle sezioni ritmiche, complesse ed arzigogolate quanto basta per non scadere nel banale (ma mai fini a sé stesse, come spesso accade per certi 'mostri sacri' del progressive metal), svetta limpidamente la profonda e multiforme voce della giovane e talentuosa Zena McKelvy, presumibilmente plasmata da studi nel campo della musica blues; un'ugola particolare ed atipica, almeno per quanto riguarda la frangia femminile del metal, che contraddistingue il sestetto texano da una massa emergente di epigoni senza personalità. Credenziali che rendono piacevole l'ascolto di "A Comforting Psychosis", risultato di una fitta autopromozione (secondo le statistiche di Myspace, i Nostri starebbero al terzo posto nella classifica delle prog bands senza contratto più famose al mondo), frutto dell'onestà nei confronti degli ascoltatori e della passione infusa in tutti gli aspetti che concernono il 'mestiere' del musicista (il videoclip di "Abiosis", ad esempio, è stato girato con eleganza e professionalità). Tra i tanti validi episodi del disco vogliamo assolutamente citare le trame soffuse e malinconiche di "All I Need", che tramortiranno probabilmente i fan più accaniti di Within Temptation e Lacuna Coil, e l'istrionismo di "The Game", che farà quasi sicuramente impazzire tutti coloro che alla parola prog associano il concetto di emozione (non a caso le note biografiche consigliano questo disco agli estimatori di Tool, Opeth e Pink Floyd). Certo, gli Estrum non sono dei novelli The 3rd And The Mortal, ma, grazie a delle indiscutibili capacità esecutive e compositive, sono riusciti a plasmare un sound personale che è sinonimo di qualità e di sentimento e che merita, senza ombra di dubbio, la stima della critica e del pubblico. Noi stiamo già incrociando le dita, augurandoci che, nel futuro più prossimo, una qualche label avveduta e degna di stima si accorga del grande valore insito nella proposta di questi ragazzi.

Marco Belafatti

 

http://www.estrumband.com

http://www.myspace.com/nebulostproductions