16-06-2008
GPKISM
"Sublimis"
(Darkest Labyrinth)
Time: (30:45)
Rating : 6.5
L'australiano Gothique Prince Ken, proveniente dalla band Flood Of Rain, incontra Kiwamu, chitarrista dei giapponesi Blood nonché titolare dell'etichetta produttrice del disco. Insieme cercano di dare suono al loro sogno barocco e fronzoli sonori: "Sublimis" ne contiene più d'uno, fugaci cambi di ritmo e virtuosistiche partiture ai synth, e già dall'intro "Omnia" si respira un'aria di contemporaneo Seicento rinato. L'estetica è fondamentale: androgine ed asettiche le foto nel booklet allegato, una bellezza senza tempo, senza tratti somatici, il cerone per cancellare l'espressività dei visi, la musica ricca di spregiudicatezze sfarzose ed accordi policromatici di chitarra. Due chimere contemporanee che nella musica cercano, trovandolo, il senso estremo della loro musa. Ha classe e stile il loro debut: "Sublimis" non rimarrà negli annali della musica, ma ha la peculiarità di scostarsi, e non di poco, dal J-rock sound, sempre troppo replicante di sé stesso. Due tracce su tutte hanno le caratteristiche di cesellata ricerca sonora, "Thanatosis" e la title-track: la prima soprattutto, per l'uso del suono di clavicembalo sintetizzato e di campane a lutto usate non nello stereotipo del funereo, ma a sostegno delle basi elettroniche, per un connubio ricercato d'industralismo elettrico fortemente decadente. In questi episodi la voce di GPK risulta gradevole nel suo essere naturale, e altresì l'uso patetico portato all'estremo, artefatto dal continuo effetto di reverbero, ha una sua valenza nel mercato d'origine ma difficilmente riesce a trovare riscontri nel nostro. È la nota dolente del disco: sicuramente la Darkest Labyrinth punta con decisione al mercato australe, ma se le mire dovessero rivolgersi (come sembra) anche a quello europeo, si dovrebbe canalizzare l'uso della voce verso canoni diversi; immagino certi brani di "Sublimis" con cantati in stile Sopor Aeternus (o in linea con una delle stupende voci del panorama medioeval-ethereal continentale) e sogno una contaminazione artistica di livello superiore. È un patrimonio musicale quello barocco ancora poco esplorato nel nostro ambito, e dare nuovo sfarzo in chiave contemporanea ad un'eredità di luci perse tra le nebbie equivale alla bellezza che sempre evocano le grandi opere della scultura cimiteriale all'imbrunire, quando l'immobilismo estetico si nutre di un sottile velo di surreale bellezza eterna...
Nicola Tenani