10-06-2008
AISLENG
"The Story Of Will The Sailor"
(Distinct Music/Masterpiece)
Time: (43:41)
Rating : 6
Fa uno strano effetto vedere come una band interamente proveniente dalla regione tedesca del Baden-Württemberg (se escludiamo il leader e membro fondatore Stony Waters, originario di Edimburgo) possa votarsi alla riproposizione di una musica folkloristica strettamente legata ad altri paesi, ad altri popoli... Eppure la scritta 'Irish & Scottish Folk', messa bene in evidenza sotto il logo degli Aisleng, non lascia alcuna ombra di dubbio sulla proposta dei Nostri, così come le tredici canzoni presentate in scaletta, quasi tutte trasposizioni di canti e musiche appartenenti alla tradizione della Gran Bretagna del Nord. "The Story Of Will The Sailor" è il settimo capitolo discografico della band teutonica, un'opera in cui elementi folk e moderni (principalmente presi in prestito alla musica rock) entrano in contatto, a volte fondendosi in una simbiosi musicale veramente piacevole all'ascolto, altre volte sfociando in un amalgama apparentemente confusionario. Le composizioni (ma forse faremmo meglio a chiamarle 'rivisitazioni') degli Aisleng portano la mente dell'ascoltatore verso colline verdeggianti che si affacciano sul mare, verso remoti porti medioevali irlandesi e scozzesi, al calore di una festa di paese in uno dei tanti caratteristici pub: tutto funziona a meraviglia, finché sono gli strumenti tipici di queste lande ed una candida voce femminile ad accompagnarci nell'ascolto. Purtroppo ci si accorge ben presto della beffa: un'invadente e mediocre tastiera toglie gran parte dello spazio concesso alle magiche atmosfere ricreate dal violino, dalla cornamusa e dal flauto, immergendo numerosi episodi del disco in una sconclusionata fiumana di suoni, penalizzata ulteriormente da un mixaggio quasi privo di contegno e da voci maschili che appaiono fin troppo atone e scanzonate. È solo grazie alla loro genuinità ed all'allegria insita nella propria proposta che gli Aisleng non riescono mai ad annoiarci, nonostante i numerosi difetti di carattere tecnico da noi riscontrati. Per non lasciare troppo spazio al buonismo, dobbiamo però ricordare un aspetto altrettanto importante: questi brani sono decisamente più adatti ad essere suonati in un contesto live appropriato, come quello di un festival a tema, piuttosto che ad essere ascoltati sulla comoda poltrona di casa propria. "The Story Of Will The Sailor" rimane, a tutti gli effetti, un simpatico divertissement per fanatici festaioli, così come tutti gli altri album della discografia dei Nostri: prendere o lasciare!
Marco Belafatti