26-04-2008
UNHEILIG
"Puppenspiel"
(Four.Rock/Audioglobe)
Time: (54:55)
Rating : 7
Dopo aver toccato letteralmente il fondo con il deludente "Modern Zeiten", torna in pista uno dei pelati più famosi di Germania, Unheilig, tra gli alfieri incontrastati del gothic mitteleuropeo, quello ovviamente più chitarroso e che in qualche modo si riflette in quanto già proposto, con risultati diversi, da gente come Umbra Et Imago ed ASP. "Puppenspiel" parte finalmente con il piede giusto, consegnandoci alcuni brani dotati di buone intuizioni melodiche, come la title-track, "Spiegelbild" e "Lampenfieber", che qua e là strizza l'occhio pure agli ultimi Rammstein. I quattordici brani del disco (nel promo in nostro possesso tutti sfumati, purtroppo) sono energici, diretti e ben arrangiati, seppur lontani anni luce dalle suggestioni più evocative e fantasiose di ASP (che, nel genere, resta il migliore in assoluto), e ad ogni modo risollevano Unheilig da quel ristagno compositivo che lo aveva attanagliato ultimamente (se escludiamo un buon singoletto composto insieme ai Projekt Pitchfork "Ich Will Leben"). Per il resto, merita una citazione anche la ritmata e ballabile "Fang Mich Auf" (gli Oomph! dietro l'angolo) e "Sei Mein Licht", tipica ballata di plastica un po' patetica ma che funziona a meraviglia, come funziona l'intero album se lo proiettiamo soltanto verso il mercato teutonico, che sbava dietro queste cose, al contrario nostro. L'edizione limitata del CD, in formato digipack, contiene anche le inedite "Spielzeugmann" e "Glaub An Mich": i fan sono avvisati. Insomma, per Unheilig questo "Puppenspiel" rappresenta un più che discreto come-back: meglio di niente...
Chemnitz