31-03-2008
AYTHIS
"Doppelgänger"
(Paradigms Recordings)
Time: (42:53)
Rating : 6.5
Non è raro, per chi frequentemente si occupa di un certo tipo di sonorità, imbattersi in musicisti provenienti dalle frange più estreme del metal che, di punto in bianco, decidono di dedicarsi (a volte con successo, altre volte meno) a progetti paralleli che affondano le proprie radici nella musica neoclassica più funebre, spesso e volentieri influenzata da forti richiami medievali e governata da angeliche voci femminili. In questi ultimi anni, le composizioni di Dargaard e Die Verbannten Kinder Evas ci hanno dato più di un motivo per poter apprezzare questo tipo di realtà, verosimilmente accostabili ad act ben più rinomati (Arcana, Elend) e colti (Dark Sanctuary, Autumn Tears), pur pagando, in fatto d'originalità e qualità della proposta, doverosi tributi ai vari maestri ispiratori. Aythis, novello solo-project della cantante/tastierista francese Carline Van Roos (già membro di due doom metal band quali Remembrance e Lethian Dreams), si muove fondamentalmente sulle stesse coordinate tracciate dai due ensemble sopraccitati, ma anche su quelle del duo al femminile Artesia, recente scoperta di casa Prikosnovénie. Nell'album d'esordio "Doppelgänger", gentilmente inviato alla nostra redazione dalla stessa Carline, possiamo ritrovare tutti quegli stilemi che hanno caratterizzato il genere sin da quando gli immortali ed inimitabili Dead Can Dance gli diedero una forma ben precisa: la voce femminile caratterizzata da coloriture sfumate ed impalpabili, le percussioni marziali ed ultraterrene, gli archi sintetizzati, distanti e solenni, il pianoforte più romantico e malinconico. Sotto il sole non c'è nulla di nuovo, ma l'album della Nostra si muove abbastanza bene in questo mare di cliché che raramente stancano, senza mai lasciare spazio alla noia ed allietando per quasi tre quarti d'ora le nostre menti e le nostre orecchie. Attraverso una giusta rifinitura di quegli aspetti del proprio sound ancora un po' troppo manieristici ed impersonali, Aythis potrebbe un giorno compiere il grande salto nel mondo della 'heavenly music', mai avaro di bravi ed onesti musicisti; dal canto nostro, non ci dispiacerebbe affatto vedere la giovane Carline accasata presso qualche label di maggior rilievo internazionale, in grado di promuovere nel modo giusto il suo piccolo grande talento.
Marco Belafatti
http://www.paradigms-recordings.com/