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Room 101

17-03-2008

POSITION PARALLÈLE

"Position Parallèle"

Cover POSITION PARALLÈLE

(Hau Ruck!/Audioglobe)

Time: (35:55)

Rating : 7

Le più recenti derive sonore firmate Dernière Volonté conducevano al synthpop velato di marzialità, segnando in modo sempre più netto il divario dagli albori industriali di Geoffroy D. Così non sorprende affatto vedere adesso l'alfiere francese della malinconia guerresca dar vita ad un album dance: scelta che fa ben pensare, dato che il nome non è più quello di Dernière Volonté (nessuna svolta artistica, quindi!), da cui ci aspettiamo lavori ben diversi. "Position Parallèle" è un album che dà sfogo alle pulsioni pop '80 lasciandosi alle spalle qualsiasi derivazione propria del gruppo madre e collocandosi, come ci spiega il titolo, in una 'posizione parallela' rispetto alla produzione principale. Dunque niente più a che vedere con guerre e soldati, solo suoni analogici che ricalcano in modo preciso il sound che fu dei primi Depeche Mode, dei Visage, di certi Kirlian Camera, ma anche di band più easy listening come gli Human League o gli Alphaville e via dicendo, roba che sa di capelli cotonati, rossetti e vecchi video che suscitano nostalgia in chi quei tempi li ha vissuti. In pratica siamo di fronte ad un piccolo divertissement che forse Geoffroy progettava da molto e che ci mostra l'altro lato di un autore che ha saputo imporsi nell'industrial, ma che, come tanti, è cresciuto con l'elettronica minimale e (in alcuni casi) usa e getta tipica delle discoteche di quasi trent'anni fa. Diverse tracce riusciranno a fare la loro bella figura anche nei dancefloor del nuovo millennio, magari accostate ai DAF, o in serate revival di alto livello. Un album di questo tipo sarebbe stato snobbato se fosse stato composto da uno sconosciuto, magari bollato di eccessiva derivatività, ma nel caso del titolare di Dernière Volonté siamo costretti a parlare di raffinate citazioni di un periodo che non c'è più: già, perché chi ha cambiato i connotati stilistici del genere marziale può permettersi una divagazione colta (pensate a quanto fece Albin Julius con il progetto La Maison Moderne), rispettando tutte le caratteristiche dell'electro-pop senza inficiare l'opera con interventi personali, ma solo ricostruendo un tempo musicale perduto. Dunque un lavoro anomalo che spiega le radici di un autore immenso, parentesi divertente e divertita di un discorso più ampio chiamato Dernière Volonté. Il tutto realizzato senza troppe pretese artistiche, ma con tanto cuore e le lacrime agli occhi.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/positionparallele

http://www.hauruck.org/