Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

05-10-2024

DØDSFERD

"Asphyxiating Late Night Sessions: Collaboration With Sarvok"

Cover DØDSFERD

(FYC Records)

Time: CD (36:14)

Rating : 7

Nel cominciare il nostro rapporto di reciproca collaborazione con la greca FYC Records, torniamo indietro di poco più di un anno, allorquando l'etichetta di Nikolaos Spanakis (da lungo tempo attivo col nickname Wrath nel duo black metal Dødsferd) rilasciava in un bello ed esaustivo digipack a sei pannelli il lavoro in esame. Un album insolito per Dødsferd, in primis perché in esso è presente il solo Wrath (incaricato di voce e chitarre, ma stavolta senza al proprio fianco il fidato Neptunus), e poi perché frutto dell'inattesa collaborazione col giovane solo-project greco Sarvok (il cui artefice, m.Sarvok, si occupa qui di chitarre, basso, violoncello, violino e sound design), ancora sconosciuto ai più. Del black metal tipico dei Dødsferd non c'è neanche l'ombra, neppure nei due vecchi brani ripresi dal loro repertorio e rimaneggiati da Sarvok: "The Burden Of Feeling Alive", che apre l'album, diviene ora intenso e vibrante post-rock sull'onda del groove ritmico, mentre "Deserted" seduce col suo lento e suadente incedere notturno, con le percussioni che favoriscono quei bei ricami chitarristici di cui l'opera è ricca. È sempre Sarvok l'artefice del remix di "...And Your Kind Will Follow", altro brano di Dødsferd che, continuando a poggiare sul caratterizzante poema prima declamato, poi urlato con sofferenza, vede ora enfatizzata la propria drammaticità sulla scorta di un'ipnotica circolarità. Altro discorso per i nuovi brani, in linea con l'ampia tavolozza gestita dai due, ma decisamente più inclini al dark-folk: l'intensa "Against Your Social Decay", ricca di finiture pregiate, vive di spoken words capaci di notevole trasporto, laddove la conclusiva "Solitude", più cantata (ma non priva di teatrali e sofferte declamazioni), si fregia di toni epici, con le trame che s'inspessiscono nei loro toni drammatici. Parecchie idee interessanti e tante soluzioni affascinanti in soli 36 minuti, in un lavoro con molte frecce al proprio arco per far breccia presso una platea ampia. Una ulteriore collaborazione attiva su materiale nuovo di zecca potrebbe svelare ben più gustose sorprese, ma nel frattempo vale la pena recuperare quella esistente, sperando che i due vogliano replicare in futuro.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://dodsferdofficial.bandcamp.com/

https://fycrecords.bandcamp.com/