05-10-2024
BIO
"1987 556 25 7"
(ScentAir Records)
Time: CD (46:19)
Rating : 6.5
Torna, ancora una volta sotto l'egida della ScentAir, il longevo progetto synthpop russo BIO, come sempre guidato dalla voce particolare e spiccatamente russofona di Alexander Yakovlev, affiancato come di consueto da Olga Voskonyan alle tastiere e ai cori. Undici brani scritti nell'ultimo biennio che, come il titolo vuole suggerire, vanno a celebrare - sulla scorta di "nostalgiche riflessioni su un periodo nel quale molto non era stato ancora deciso" - quella scuola synthpop ottantiana già ben nota e cara al duo. Senza stravolgere significativamente il proprio personale stile, caratterizzato dalla voce di un Alexander formalmente impeccabile, i Nostri impiegano macchinari tipici dei dorati 80s per dar vita ad un lavoro sostanzialmente ben assortito, al quale non mancano groove e ritmo, nonché un apprezzabile apporto melodico. Quei brani maggiormente inclini ad un electropop diretto e di facile presa ("Electric Current", "X-Files", "Early Morning") pagano una leggerezza non eccessiva ma comunque tangibile, anche se, fortunatamente, nei tre quarti d'ora abbondanti dell'ascolto non mancano momenti più incisivi, come si rivelano sia "Perestroika" che "The Last Space Warrior". All'album non manca neppure una certa dose di fascino, rappresentata da song quali la seducente "Subway Tunnels" e la raffinata, passionale "Cloud Atlas", e ben si muove il duo anche quando i toni si fanno drammatici e malinconici, segnatamente con due episodi delicati e riusciti come "Snow Romance" e "She (Riddle)". Niente di sorprendente da un act che, però, può sempre contare sulla scorrevolezza ed efficacia di una formula collaudatissima perfezionata in oltre tre decadi di lavoro e militanza, e che riesce anche stavolta a non deludere i propri seguaci con un album più che sufficiente.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/ScentairRecords