07-07-2024
THE LIVELONG JUNE
"Self Oppressor"
(ScentAir Records)
Time: CD (53:41)
Rating : 6.5
Nel nostro recupero dei titoli della ScentAir Records giungiamo finalmente al 2023, anno in cui la prima uscita dell'etichetta russa è stata rappresentata dal secondo album degli svedesi TLJ, di ritorno dopo il positivo e ben accolto esordio del 2018 "The Art Of Living". Benny Gustavsson (voce e chitarra) e Marcus Rejnevik (synth) restano fedeli ad uno stile electropop dall'impianto retrò non esente da venature new romatic, dimostrandosi anche stavolta abili nella costruzione di canzoni catchy e ben dotate di ritmo, come appare chiaro sin da subito con l'acida title-track e con la più melodica "Not So Good At Being Me", quest'ultima una buona hit al pari della scattante "I Am Destruction". La nuova fatica perde tuttavia punti rispetto al debut, che evidenziava un piglio più deciso e convincente con le sue apprezzabili sfumature indie e synthrock, oltre ad una maggior forza trascinante nei suoi diversi potenziali singoli, laddove ora, svanito l'effetto sorpresa, il duo pare essersi almeno in parte adagiato sugli allori. Ci pensa "The Greatest Loss", col suo battito danceable, a riportare carisma nella scrittura dei Nostri, fra i momenti migliori assieme alla più dinamica ed intensa "Betrayal" e ad "Escapism", buoni esempi di come l'act scandinavo sappia costruire refrain apprezzabili e melodie piacevoli all'ascolto. Neppure la varietà di soluzioni manca, dalla romantica e melodiosa "The Weight Of The World", coi suoi synth enfatici ed old school, alla serrata "Mistakes And Serendipity", non così lontana da certa primeva EBM, in un lavoro che però, pur confermando i TLJ su livelli più che apprezzabili, non fa registrare quel salto di qualità rispetto ad un esordio che rimane più piacevole, brioso e fresco all'ascolto. Nulla aggiunge la traccia nascosta, che allunga l'ascolto con 13 minuti divisi tra frequenze radio disturbate e qualche spunto dell'album ripreso qua e là. Più un lavoro interlocutorio che non un passo indietro, ma con le qualità evidenziate, siamo certi che il duo abbia nelle proprie corde una maggior capacità d'incidere con la dovuta efficacia, come la prossima prova dovrà dimostrare.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://thelivelongjune.bandcamp.com/