15-06-2024
MIRRORS OF MIND
"Silence Becomes You"
(ScentAir Records)
Time: CD (76:33)
Rating : 7.5
L'ultima uscita del 2022 per la ScentAir ci porta a Vilnius, in Lituania, dove i MoM si sono formati come trio nel 2011 e, dopo un demo-album, un EP e due validi full-length ufficiali ("Unbearable Lightness" del 2017, non privo di sfumature harsh, ed il più oscuro, maturo e completo "Beyond" del 2017), sono infine approdati alla corte dell'etichetta russa per questa terza prova sulla lunga distanza. Divenuti un quartetto con l'ingresso in formazione del nuovo cantante Andrius, che affianca l'ottima singer Inessa, i Nostri si producono in uno sforzo decisamente corposo, con 18 brani (prologhi ed epiloghi inclusi) divisi in due parti che superano complessivamente l'ora e un quarto d'ascolto. Proprio quest'ampia durata finisce per rappresentare l'unico - ed in buona parte sorvolabile - limite di un lavoro notevole, che vede il melodioso, appassionato ed intenso electro-goth della band salire di livello in ogni senso, spinto dalle abilità del nuovo arrivato e dalla sua capacità d'inserirsi benissimo nei meccanismi di MoM. Sorvolabile perché, in fondo, quei pezzi che si sarebbero potuti sacrificare per snellire e rendere più efficace l'insieme non sono più di quattro (fra cui quelli più ritmati ed inclini al future-pop), e sono comunque apprezzabili, tanto che avrebbero potuto ben figurare come outtake in qualche singolo o EP. È tuttavia rimarchevole tenere in piedi per ben 76 minuti abbondanti un album senza mai incappare in autentiche cadute di tono, merito indiscusso della qualità messa in campo dal combo nei tanti bei momenti dell'opera, che ben funzionano grazie a suoni di qualità e ad un intreccio vocale che regala emozioni, e che, al netto dell'impossibilità dei più di comprendere la lingua madre usata dai MoM, funziona a meraviglia soprattutto negli eccelsi refrain. Tanto carisma e forza espressiva in episodi come "Smile On", le groovy "Lost Highway" e "Running Man" e via dicendo, così come non manca autentico pathos, ampiamente fornito da "When The Morning Will Come", la soffusa e passionale "Under The Ice", l'intensa e drammatica "Traces Of Antibodies" (memore di certi Kirlian Camera) etc., e non sono certo da meno né la buona cover di "Sing For Absoluton" dei Muse, né la title-track, gioiellino sinfonico da annoverare fra i picchi di un lavoro ricco di idee, soluzioni ad ampio raggio e qualità. Come detto, con un minutaggio più ridotto l'album avrebbe funzionato ancor meglio, ma la bellezza dell'electro-goth dei MoM e l'abilità del gruppo nello scrivere ottime canzoni sono qualità troppo preziose per nutrire dubbi, ed il consiglio è quello di recuperare senza indugio questa validissima prova, in attesa di un prossimo lavoro per il quale è lecito nutrire alte aspettative.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://mirrorsofmind.bandcamp.com/