03-05-2024
KIM LUNNER
"From Dusk To Dawn"
(ScentAir Records)
Time: CD (67:49)
Rating : 5
Questo secondo full-length del norvegese Kim Lunner usciva nella primavera del 2022, a poco meno di due anni da un esordio - l'album "This Is Me" - positivo, benché non certo sorprendente, verosimilmente come ultimo atto del sodalizio con la ScentAir, giacché subito dopo il musicista scandinavo si è gettato anima e corpo nelle autoproduzioni in solo download, optando per una sostenuta iperattività (tre album, svariati EP e numerose tracce singole, per ben 19 release negli ultimi due anni, fra cui alcune per la Town And Towers). Da questo follow-up ci si attendevano segnali di crescita, che invece non si ravvisano fra le ben 17 tracce incluse nei quasi settanta minuti dell'opera, frenate irrimediabilmente tanto da una vocalità troppo rigida, oltre che povera di sfumature, quanto da un songwriting sin troppo lineare, schematico e prevedibile, al quale mancano guizzi, spessore e concretezza, a partire dai suoni. Non fraintendiamoci: "From Dusk To Dawn" non è un disco synth/future-pop "malvagio", almeno non a livello puramente formale, così come non c'è niente che non vada tecnicamente, ma purtroppo le sue (troppe) canzoni passano senza lasciare traccia di sé, che si tratti di un refrain particolarmente riuscito o di una melodia del giusto impatto. La troppa carne al fuoco, al netto della divisione in due tronconi ("Dark Synth" e "Synth Pop", col primo che di realmente oscuro ha poco o nulla, ed il secondo più melodico e danceable), non aiuta in nessun senso, mettendo in ombra anche quei pochi momenti più riusciti, come "The Voice" e la bonus-track finale "The World Moves", ariosa alla maniera dei VNV Nation. Qualche scelta di fondo errata, una scaletta troppo pesante ed una conduzione ritmico/melodica che non osa praticamente mai uscire dagli schemi costituiscono il pesante mix di limiti di cui soffre "From Dusk To Dawn", e sicuramente l'iperproduttività che è immediatamente seguita alla sua uscita non potrà migliorare le cose, col rischio concreto di rendere dispersiva la proposta di Kim.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://kimlunner.bandcamp.com/