06-03-2024
THE QUINSY
"To Feed Your Fever"
(ScentAir Records)
Time: CD (66:33)
Rating : 6
Prima di dover mettere forzatamente in pausa la nostra collaborazione con la ScentAir, eravamo riusciti ad occuparci del singolo ("La Vide") che anticipava questo ottavo full-length della band russa capitanata da Vladimir Tkebuchava, ed ora possiamo finalmente sondare l'intero album, edito nei 100 esemplari del formato digisleeve. Quella dei TQ è una discografia che, a dispetto di una genesi del progetto risalente al 2001, parte ufficialmente solo nel 2012 e si rivela costellata di autoproduzioni digitali (fra cui molti singoli o EP, oltre ad altri quattro album dopo quello in esame, datato fine 2021), con l'unica eccezione in formato fisico rappresentata proprio da "To Feed Your Fever". Non è facile districarsi in una discografia spesso dispersiva, anche per via dell'eclettismo che domina il songwriting del buon Vladimir, sicuramente debitore tanto nei confronti della darkwave quanto in quelli del post-punk, ma sempre pronto ad integrare elementi ed arrangiamenti "rubati" a generi come rock, indie, ska, funk e new wave, al netto di un certo retrogusto electro portato non soltanto dai ritmi sintetici. Tanta carne al fuoco, talvolta non di facile digestione a causa di un'eccessiva ruvidità (il già citato singolo, esemplificativo di come la produzione vada necessariamente portata ad un livello superiore), in un quadro complessivo dove emergono comunque buoni momenti, frutto della lunga esperienza del mastermind Vladimir, come la magnetica e fascinosa "Dark Sun" (con la brava ospite Tanya Fadina alla voce) dall'intelaiatura electro, il trascinante electro-rock di "To Be Gone" (con l'altra ospite Molly dietro al microfono) e due pezzi tra carismatico post-punk ed energico punk-rock, i cui titoli in cirillico - in un disco a trazione russofona, ma che parla anche inglese e francese - non riusciamo a riportarvi. Ben sei i remix posti in coda, fra cui i due già apparsi sul singolo di cui sopra, ed anche qui non manca qualcosa di valido (in particolare l'impetuosa e già nota versione dark-trance di "La Vide", firmata da TemnaVoda), benché sostanzialmente questa mezz'oretta scarsa di rivisitazioni serva unicamente ad allungare l'ascolto. Buone cose da estrapolare in un contesto a tratti sin troppo eterogeneo, bisognoso di un'attenta messa a fuoco e di una direzione più chiara, possibilmente ripartendo da quei brani che meglio hanno mostrato di funzionare.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://thequinsy-official.bandcamp.com/