10-02-2024
IKON
"Destroying The Vampire"
(Dark Vinyl Records)
Time: CD 1 (72:26); CD 2 (74:59)
Rating : 7.5
Tornano ad incrociarsi le strade degli australiani Ikon e della tedesca Dark Vinyl, etichetta che già più volte in passato si è occupata di ristampare vecchio materiale della storica band capitanata da Chris McCarter. Stavolta la ristampa è doppia, e coinvolge due titoli di metà carriera del trio: l'EP "Psychic Vampire" del 2004 e l'album "Destroying The World To Save It" dell'anno seguente, strettamente legati dal fatto che la title-track del primo fosse sostanzialmente il singolo che sarebbe poi comparso anche sul full-length. Un'operazione fatta come si conviene, con entrambi i lavori interamente rimasterizzati, aggiunta di tracce bonus su ambedue i dischetti (per un totale di ben 35 pezzi) e bella - anche se avara di informazioni - confezione digisleeve a sei pannelli, per un'edizione di 400 esemplari. "Psychic Vampire" è al centro del primo CD: un EP di quelli di una volta, con otto brani inediti - e neanche un remix o versione alternativa - nei quali Chris e soci (il fidato bassista Dino Molinaro, ancor oggi al suo fianco, ed il chitarrista Clifford Ennis) potevano sperimentare un po' più del solito, offrendo bei momenti con il dark-folk della sontuosa "As Fate Decrees" e l'intensità vibrante di "The Garden Of The Lost". Ben dieci le tracce bonus, fra cui molte "versioni I" dei pezzi dell'EP, un remix ed una "As Fate Decrees" resa in una più scarna veste acustica, oltre a ben quattro outtake inedite delle sessioni dell'epoca, fra le quali si segnala l'intensa e ritmata "Death By Dawn". Il secondo CD è invece incentrato sull'album "Destroying The World To Save It", lavoro apprezzabile dove era prevalsa la vena goth-rock rispetto a quella legata alla darkwave, ma dal quale erano fuoriuscite belle sorprese (come ad esempio la perla "Heresy", song di grande classe e carisma), anche grazie alla presenza di alcuni ospiti, fra cui in particolare l'artista folk Louisa John-Krol, determinante con la sua voce per la riuscita della dolce e melodiosa "Ashes Of Blue" e della sontuosa "Slaughter (For The Glory Of Christ And The King)", quest'ultima magnifico episodio di puro folk sciamanico. A fronte di un lavoro originario sin troppo lungo, lo spazio per le tracce bonus si riduce a quattro slot, tutti occupati da versioni/edit di limitata differenza sostanziale. Un'occasione ghiotta per far propri in un sol colpo due lavori della band australiana, opportunamente rimasterizzati e con del materiale bonus che, dopo un'attenta analisi dei contenuti, potrebbe far gola anche ai completisti della discografia degli Ikon, specie a quelli più desiderosi di possedere tutto di un nome che tanto ha dato alla scena in oltre trent'anni di onorata carriera.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://darkvinylrecords.bandcamp.com/