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Room 103

17-12-2023

SEEKERS ARE LOVERS

"Nepenthes"

Cover SEEKERS ARE LOVERS

(Echozone)

Time: CD (49:24)

Rating : 7

L'instancabile Echozone gioca nuovamente in casa e presenta al pubblico questi Seekers Are Lovers, duo altrettanto tedesco, molto ispirato, erudito (il neoclassicismo decadentista delle liriche è ben palese) e ben rappresentativo del revival goth-rock contemporaneo, oggi in qualche modo aggiornato nella nuova, quanto però esaustiva, definizione coldwave; praticamente un rock/dark più o meno duro, condito con notevoli e modernissimi sintetismi electro. Nulla di nuovo sotto il sole, anche solo per lo stesso catalogo della Echozone, ma i SAL vantano una notevole esperienza, in grado di far emergere con un po' più di originale fascino la loro proposta. "Nepenthes" è una sincera raccolta di buone e variabili canzoni gothic, tra i rockeggiantissimi riff di Patty J. (chitarra) e i sofferti vocalizzi di Chris N. "Hunting A Ghost" seduce coi suoi arpeggi melodici, "Frozen People" lascia più spazio all'introspezione post/punk di primi anni '80 (fan di Cure e Joy Division avvertiti). Non è da meno "Hayley", forse l'episodio meglio riassuntivo e soprattutto più danzereccio, che strapperebbe qualche salto in pista a qualunque avventore di qualsiasi club del continente. Ma se il grande tributo a un genere che ha fatto tutti sognare continua con riuscitissime canzoni ("Tyrants" è una perfetta combinazione nell'incipit di durezza hard-rock e basi electro sempre però al servizio dell'energia), non ci si vergogna a riconoscere qualche ruvidezza nella sei corde (la opener "Transform The Urge" mostra un finale anche piuttosto metallizzato in sezione ritmica), mentre in "Cold" o "Don't Lose Yourself" la fanno da padrone gli schemi più classici dell'electro-dark-rock tardoromantico e suadente. Buona prestazione del neonato combo, che concede anche in chiusura una sempre ben accolta cover di "Smalltown Boy", insolita e degna d'attenzione. I SAL sono un gruppo che non tarderà a mostrare più avanti la corretta evoluzione e crescita personale, vista anche l'età matura dei musicisti, che hanno già le idee ben chiare, nonostante qualche ricorrente seppur presto colmabile lacuna in personalità. Un lavoro discreto, ma godibile e perciò premiato con un voto di sincero incoraggiamento. Un'ultima parola sulla Echozone, label amica della nostra rivista digitale da moltissimo tempo. Un'etichetta che ha spesso scelto la strada quantitativa rispetto alla qualità delle produzioni, tralasciando appunto quella comprensibile ingenuità d'inizio percorso per la maggior parte dei suoi artisti. Tuttavia niente ci impedisce di dire che la determinazione della casa discografica vada comunque lodata; anche solo per dedicare praticamente le proprie uscite a realtà che non potrebbero in altro modo fare capolino sulle piattaforme più grandi. Molti degli artisti scoperti hanno infatti dimostrato in uscite successive l'attesa evoluzione, ma i SAL tuttavia partono già col piede giusto. Ovvio non trascendentale, però la sincerità del goth-rock fatto come proprio più piace è la ragione di questa ampia sufficienza. Un sorso di questo "Nepenthes" non può che fare bene.

Max Firinu

 

https://seekersarelovers.bandcamp.com/

http://www.echozone.de/