30-11-2023
TWO WORDS IN JAPANESE & BIANCA STÜCKER
"Ghost Kitchen"
(Caramel Klang/AL!VE)
Time: CD (32:56)
Rating : 8.5
Dopo aver sparso un po' di tracce per lo più strumentali via web dal gennaio 2020 in poi, fra cui la pregevole "Save The Light" (con alla voce la sodale di lunga data Joran Elane), il polistrumentista e produttore Nico Steckelberg, noto per essere una delle menti dei magnifici Elane, trova nella connazionale Bianca Stücker la perfetta compagna d'avventure nell'intenso viaggio musicale che è questo primo, sorprendente album del suo progetto TWIJ, rilasciato in un pregevole digipack a sei pannelli. Completamente libero di spaziare oltre le già ampie sonorità degli Elane, Nico rifinisce un'elettronica sottile ed elegante, ben presente nel suo pulsare al punto giusto, sulla quale Bianca, singer talentuosa e capace, può dare pieno sfoggio di abilità vocali sempre nuove, più ampie e ricche di sfumature inedite. I due s'intendono alla perfezione e, dopo l'introduttiva title-track, mestamente scandita dal piano e dalla voce di Nico, mettono a segno il primo centro col singolo "Mindset Gap", suadente downtempo sulla quale Bianca seduce con stile, fra synth vintage che guidano verso il pregiato refrain. Cambio completo di scenario per "Day In, Day Out", scelta per il videoclip (creato completamente con AI), in cui il duo tedesco pare voler rileggere alla propria maniera certo ritmato e lucente pop nipponico freneticamente urbano, ma subito "Emotional R.O.M." riporta verso un'elegante downtempo, dove gli archi ospiti (il violino di Simon Spillner ed il violoncello di Anna Stuart, entrambi della famiglia degli Elane) introducono il maestoso refrain, opera dell'altro bravissimo ospite Dreaming Cloud (dei norvegesi Oberon). Ottimo il suadente notturno "By The Sycamore Trees", fra bei ricami ritmici e melodici, prima di animarsi con un refrain che pare una filastrocca, ma il meglio arriva coi due episodi successivi: "An Mignon" è un brano di Schubert riarrangiato da Nico dove, aggiunto un testo di Goethe, Bianca si produce in una stupenda prova lirica, laddove la sua voce si fa invece toccante ed appassionata in "The Truth (Norma Jeane)", intima perla dedicata alla Monroe, pulsante con stile e puntellata da archi ben congegnati. Eccellente anche "Pattern's End", in cui strutture vocali da traditional vengono contornate da elettronica, violino ed una chitarra depechemodiana, atto conclusivo di un lavoro ricco di splendide sorprese, per opera di artisti capaci e lungimiranti che hanno ben inteso a cosa serva davvero mettere in piedi un progetto parallelo, e soprattutto quanto questo debba necessariamente esplorare strade differenti rispetto a quelli principali. Alla luce del mirabile risultato conseguito, verrebbe da suggerire a Nico di integrare pienamente Bianca (artista capace di superarsi letteralmente ad ogni nuova prova) nel progetto; al netto di ciò che riserverà il futuro per TWIJ, non mancate di saggiare le indiscutibili qualità di "Ghost Kitchen", album sì conciso, ma di grande spessore in ogni senso e dall'ampio potenziale, con al proprio arco tutte le frecce necessarie per sedurre una vasta platea di ascoltatori.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://twowordsinjapanese.bandcamp.com/
https://twowordsinjapanese.com/