30-11-2023
FRETT
"Nottwo"
(Ant-Zen/Gusstaff Records)
Time: CD (41:22)
Rating : 7.5
Mentre i suoi blasonati e longevi Job Karma sono fermi all'album del 2014 "Society Suicide", Maciek Frett, curatore e direttore dell'importante e prestigioso appuntamento annuale Wroclaw Industrial Festival, muove il secondo passo con la sua creatura solista, tre anni dopo il ben accolto "The World As A Hologram". Tutti gli assetti riconfermati per questo nuovo capitolo, dalle etichette produttrici ai formati (CD, LP e due limitatissime ulteriori edizioni in vinile con bonus 7", curate nuovamente assieme alla Don't Sit On My Vinyl!), dal tipo di artwork al mastering, per finire con la partecipazione attiva di Anna Frett, compagna di vita del musicista polacco. Proprio quest'ultima, con la sua algida vocalità contrapposta ai cantati distorti di Maciek, viene ora più coinvolta in una scrittura che spinge maggiormente verso la forma-canzone rispetto al debut, per una formula più fluida che promette di funzionare ancor meglio in sede live. L'elettronica retrofuturista ed analogica di Maciek è la materia di cui è fatto un suono piacevolmente notturno in ogni sua sfumatura, che stavolta concede meno sia alle finezze IDM (la sinuosa opener "Duality"), sia alle abrasioni industriali (l'inquieta "Human"), svelando con le atmosfere post-punk della scattante "DNA" aspetti evidentemente non secondari nella formazione dell'artista di Breslavia. C'è una maggior fisicità nei nuovi brani (la danceable "Body Mind", gol suo groove di colpi metallici), e sebbene non manchi almeno uno strumentale di livello (la filmica "Theme 2", col suo piacevole incedere lento), è il lato più propriamente dark-electro del carattere musicale di Maciek a regalarci i momenti migliori, segnatamente col trittico in sequenza composto dalle essenziali e ritmate "Sleepless"/"In Out" e dalla più lenta e ferale "Voice", ottimi esempi di come far rivivere con stile e cognizione di causa una branca importante della old school electro. "End Beginning", intensa senza bisogno di eccessi, chiude con la sua tensione costante un lavoro ben assortito ed ottimamente prodotto che amplia gli orizzonti del progetto Frett, facendone salire le quotazioni in vista di quegli appuntamenti live che si preannunciano particolarmente interessanti.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/FRETTband