04-11-2023
CSIBD
"Liberated By Insignificance"
(Aliens Production)
Time: CD (40:01)
Rating : 7.5
A breve distanza da un lavoro sorprendente come l'ultimo album di Fractal "Antidote", la slovacca Aliens Production ci offre un'altra pregevole uscita all'insegna delle sonorità EBM, dark-electro ed electro-industrial proprie di quella scuola che ha segnato indelebilmente gli anni '90 (soprattutto la prima metà), stavolta per opera del solo-project CSIBD del russo Andrey Lozhkin. Un act cresciuto rapidamente nell'arco di due sole uscite digitali (l'EP "Common Sense Is Being Depleted" del 2020 e l'album "Nostalgia For The Future" del 2021, quest'ultimo rilasciato dalla AP in tandem con la Battersea Electric), ed ora decisamente pronto a ritagliarsi il proprio spazio nella scena con questa seconda prova sulla lunga distanza, prima nel formato fisico (100 le copie dell'essenziale digipack stampate). Smaltita l'introduttiva "(No) Good Intentions", Lozhkin inanella nove canzoni di mirabile fattura che si muovono intelligentemente nel solco tracciato da gente come Front Line Assembly, Leæther Strip, :Wumpscut:, Haujobb etc., spaziando con disinvoltura ed incisività fra le suggestioni indimenticate di quel magico periodo. Le vocals sono dure e ferali, sulla scorta di strutture macchinose, algide, distopiche e cadenzate, come chiarisce subito l'apocalittica "Furious", e come ribadiscono con forza la più ritmata "Lost Generation" (apprezzabile concessione ai dancefloor), la pulsante e sinuosa "Marginal" o la spigolosa "Precautious". Colpiscono la compattezza e la solidità di questi 40 minuti, in cui non mancano varianti ben architettate, anche quando il groove e la melodia appaiono più educati ("Electrical Nature"), oppure quando certi nervosismi tornano a chiamare in causa i succitati FLA ("Corporate Justice"). Bene la lenta e strisciante "Infected", ma ancor meglio fa la gemma nascosta "Monday Blues", fra mirabili scelte sonore ed atmosfere suadenti intessute con classe e pathos, mentre la conclusiva "Intermittent", più agile nel beatwork, pare guardare con occhio nostalgico a degli Skinny Puppy d'annata. Un ritorno solido e convincente per un act che ha saputo crescere e maturare velocemente ad ogni uscita, imparando ad interpretare come si conviene certi storici dettami e meritando, grazie alla credibilità del proprio lavoro, la piena attenzione degli estimatori delle migliori sonorità electro a tinte scure targate 90s.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://aliensproduction.bandcamp.com/