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Room 107

04-11-2023

KEVIN DANIEL CAHILL

"Impossible Worlds"

Cover KEVIN DANIEL CAHILL

(False Walls)

Time: CD (48:15)

Rating : 7.5

Nato a Glasgow, il musicista e compositore indipendente Kevin Daniel Cahill firma per l'accortissima label inglese False Walls un nuovissimo e ispirato lavoro in studio, prima volta in una veste riconosciuta definitivamente da solista; un nuovo ed entusiastico corso che si spinge verso lidi inaspettati e mai battuti prima. Basti già pensare infatti che Cahill è sì un musicista dalla distinta e variegata biografia, fatta di collaborazioni, frammentarie uscite a tiratura limitatissima e piccole grandi band (da segnalare i post-rocker The Riderless o i non molto distanti East Of The Valley Blues, tra i progetti dov'è più protagonista), ma ciò che davvero non lascia indifferenti ad un primissimo ascolto di questo "Impossible Worlds" è la curiosa particolarità di ritrovarsi di fronte a un disco synth-ambient, fondato su suoni elettronici e sperimentali, ma realizzato nientemeno che da un artista formatosi nel rock elettrico. Cahill è infatti un axeman d'eccezione, un chitarrista con piena padronanza della sei corde, in qualunque contesto si sia espresso, dalla dimensione acustica e intimista, alle piene e ribelli pennate elettriche di rock più duro; per non parlare poi della formazione vera e propria dello scozzese, che grazie agli ottimali studi al conservatorio ha potuto fare sua anche la grande lezione della musica classica. "Impossible Worlds" è perciò l'inedita sterzata in fatto di estetica per la carriera del chitarrista britannico. Nelle due lunghe suite a comporre l'opera, Cahill non si cura d'infrangere gli schemi. Se le sinfonie simil-metropolitane e claustrofobiche dei primi 30 minuti infiammano l'animo, nella suadente e conclusiva "Caoineadh" si dà spazio a carezzevoli episodi, più minimali e intimisti. Tutti i suoni sintetici, siano essi eseguiti con la chitarra o da macchinari, intrisi di tappeti di loop ed effetti digitali, vanno a conformare un coraggioso risultato, così astratto nella sua mai troppo afferrabile estetica, impavida nel costruire atmosfere forse non troppo immediate, ma dalle strutture ambient/drone puntate dritte verso lidi dove suggestione, trascendenza ed erudizione regnano per la maggiore. La bellezza della pubblicazione si completa col bellissimo artwork del digisleeve a sei pannelli, affidato all'artista visivo Brian McHenry e all'autore e paroliere Simon Longman, per una commistione ancor più assoluta tra note, immagini e parole. Una sincera esperienza ascetica, frutto di una professionalità difficile da ritrovare in giro, e né vengono meno i ricorrenti e meritati encomi rivolti alla False Walls, che davvero tiene distante la mediocrità dal suo vincente catalogo. Ecco le sinfonie che dovrebbero davvero accompagnare come colonna sonora il mondo contemporaneo.

Max Firinu

 

https://excavationseries.wordpress.com/

https://www.falsewalls.co.uk/