09-09-2023
VLIMMER
"Zerschöpfung"
(Blackjack Illuminist Records)
Time: CD (43:40)
Rating : 8
Come ben sappiamo, avendo avuto il privilegio di seguire l'intera carriera di Vlimmer, il tedesco Alexander Leonard Donat non è uno che ama stare con le mani in mano, ed a ribadirlo c'è anche il suo encomiabile lavoro con l'etichetta Blackjack Illuminist e con gli svariati altri progetti musicali che lo coinvolgono. "Menschenleere", secondo album dell'act berlinese, usciva solo lo scorso novembre, ed ecco che ritroviamo già il talentuoso, poliedrico e versatile artista berlinese con un nuovo full-length, rilasciato in versione standard nel CD digisleeve con set di inserti artistici completi dei testi, nonché in altri accattivanti formati artigianali, come i 20 esemplari della cassetta dipinta a mano ed i 25 dello speciale boxset con bonus-CDr contenente sei inediti. Fedele a quegli anni '80 sicuramente fondamentali per la sua formazione musicale, alla scuola di pensiero dei migliori Cure ed a quella produzione lo-fi che pian piano sembra cedere alle lusinghe di quella maggior pienezza forse ormai quasi inderogabile, Donat giunge col terzo album alla miglior sintesi stilistica di un progetto che ha saputo interpretare e far proprio praticamente ogni stilema a tinte scure, e che, al netto di quelle capacità di scrittura ravvisate sin dalle prime prove, appare oggi più che mai pronto per il grande salto. Non sappiamo se compiere il passo decisivo verso una platea più ampia sia nelle volontà di Alexander, o se viceversa (e più probabilmente) la dimensione attuale gli calzi a pennello, ma potenziali hit - nella personale e inconfondibile formula "darkgaze" tipica di Vlimmer - come "Makks" (darkwave ad alta fruibilità, con un bel groove ed un ottimo refrain arioso), "Teerritt" (con quella inebriante melodia retro-pop che cattura all'istante), "Fatalideal" (new wave agile e melodica) ed "Austrocknung" (fascinosa e sempre in bilico fra new wave e darkwave) ci dicono chiaramente che un lavoro come questo, ricco di soluzioni e varianti mirabilmente congegnate e mai banali nel suo impianto rigorosamente dark, starebbe benissimo sia nel catalogo dei nuovi alfieri del verbo dark/goth della Cold Transmission, sia in quello della storica e prestigiosa Projekt al fianco di personaggi e musicisti di caratura superiore (categoria di estrosi fuoriclasse cui Alexander appartiene con pieno merito). In un lavoro che esplora sentimenti e sensazioni scomode, sullo sfondo di una crisi d'identità, brillano anche l'onirico dark/folk dell'introduttiva "Losig", la sofferta darkwave tribaleggiante di "Flurfall", il serrato post-punk di "Platzwort", gli ansiogeni tratti industriali della nervosa "Gipfelluft" e la lenta, carica di pathos ed imperiosa shoegaze di "Todesangst", nel segno di una compattezza che non conosce punti deboli. Qualsiasi sorpresa preveda il futuro di Vlimmer, sarebbe un crimine continuare a sottovalutare un progetto che ha molto più da dire di tanti nomi infinitamente più blasonati, celebrati e navigati, e che non smette di migliorarsi letteralmente ad ogni nuova uscita.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/VlimmerMusic
https://blackjackilluministrecords.bandcamp.com/