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Room 107

18-06-2023

CUCURBITOPHOBIA

"Rituals"

Cover CUCURBITOPHOBIA

(Dreams From An Insomniac Publishing)

Time: CD (57:52)

Rating : 6.5

Torna col nuovo album il progetto di Robert Benaquista, che in meno di cinque anni ha già toccato quota 14 uscite, fra lavori in CD e pubblicazioni digitali (di lunga come di breve durata). Messe da parte certe apprezzabili incursioni horror metal del precedente CD "Four Doors Of Your Deepest Fears" di fine 2021, il musicista americano torna a prediligere quel filmico e lugubre abbraccio tra piano e synth che sin dagli esordi ha ampiamente contraddistinto la sua scrittura, all'interno di un lavoro deliberatamente più introspettivo. Il Nostro ci sa fare coi tasti d'avorio, coi quali intesse melodie che ben si sposano al soffio lugubre dei synth, come evidenziano subito "Ritual I: Aurora", "Ritual II: The Offering" e, soprattutto, "Ritual III: The Purge", dove un piano più tetro che mai si alterna con minacciose porzioni rituali scandite da severe percussioni, laddove il "quarto rituale" poggia invece su ariosi e radianti synth ambientali. Due i lunghi atti di "Summoning The Sleep Demon", e se nel primo Rob indugia anche troppo sulle piroette pianistiche, nel secondo è invece la tensione dei synth para-sinfonici a dominare, con tratti rituali nella circolarità delle strutture. Bene la scelta ritmica che sta alla base della maestosa "Nebula Of Unspeakable Darkness" (fra i momenti migliori dell'opera), mentre "Illusion Of A Withered Orchid" chiude sulle note di un piano più malinconico, puntellato da sintetismi eterei. Il fascino dark/synth dell'act americano resta immutato, e di certo anche "Rituals" ne allieterà - pur nella sua confezione ancora una volta eccessivamente spartana - gli estimatori, ma dopo una certa esperienza ormai maturata, e nonostante l'ancor giovane età di Cucurbitophobia, Rob dovrebbe riflettere su quali siano le sue reali ambizioni: rimanere un onesto progetto di buon livello col proprio piccolo seguito di sinceri appassionati, come allo stato attuale, oppure osare di più, puntando ad una produzione più potente che esalti una scrittura arricchita di più elementi (magari anche delle vocals, coinvolgendo ospiti) e soluzioni? Non vogliamo nascondervi che speriamo nella seconda ipotesi, perché il potenziale per spostare il limite e ridefinire la rotta c'è.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://cucurbitophobia.com/

https://cucurbitophobia.bandcamp.com/