Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

02-06-2023

MAUD THE MOTH + TRAJEDESALIVA

"Bordando El Manto Terrestre"

Cover MAUD THE MOTH + TRAJEDESALIVA

(Time Released Sound)

Time: CD (39:14)

Rating : 8.5

È un sodalizio baciato dalla fortuna quello instaurato tra gli spagnoli Trajedesaliva e la cantante/pianista di Edimburgo - ma nativa di Madrid - Maud The Moth (al secolo Amaya López-Carromero), e questa sorprendente release, pubblicata in cinque differenti versioni speciali e limitate tra CD, cassetta ed LP (la Time Released Sound cura il CD digisleeve), ne è la più fulgida dimostrazione. L'album, che viene descritto nelle note ufficiali come un viaggio attorno alla figura di Remedios Varo (pittore nato in Spagna nel 1908 che visse in esilio in Messico sino alla sua morte nel 1963), vede i partecipanti offrire il meglio delle proprie rispettive prerogative: da una parte il duo di Vigo, ormai votato ai synth analogici ed alle poetiche spoken words dall'ultimo ed apprezzato "Ultratumba", e dall'altra Amaya, col suo ampio bagaglio di autentico ed estroso avanguardismo cantautoriale che, nel 2020, l'ha portata a comporre un autentico gioiello senza limiti o confini come l'ultimo album "Orphne". Insieme, l'inedito trio dà vita ad otto brani in continua mutazione che prendono le mosse da synth che, mimando la sacralità dell'organo in una veste quasi cosmica fino ad andare lentamente in saturazione, fanno da sfondo alle straordinarie abilità di Amaya, la quale dona anch'essa un tocco sacrale con la sua magnifica e versatile voce. Il noise industriale sfoggiato nel già citato "Ultratumba" affiora solo nelle finiture dell'opener "Perdí Pie", mentre il sodalizio macina gemme su gemme: l'appassionata "Jardincito De Rosa Y Tierra", le drammatiche "Habitantes Del Desgarro" e "Círculo Roto", la sacrale "Fruta Alrededor De Una Vela" e, soprattutto, la perla - di nome e di fatto - "Perla", la cui toccante dolcezza viene rifinita dalle corde della chitarra del produttore Scott McLean. Tante intense emozioni in un'opera non convenzionale e decisamente non per tutti, in quanto libera e distante dagli schemi della facile fruizione, con tutto quel che serve (e oltre) per sorprendere in positivo anche i più navigati esploratori del suono nelle sue forme meno "facili". Assolutamente da sentire, se avete un qualunque background musicale a tinte scure.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://trajedesaliva.bandcamp.com/

https://maudthemoth.bandcamp.com/