16-04-2023
RAFAL KOLACKI
"MEKTOUB. 1001 Nocy Paula Bowlesa."
(Noisen Records/Zoharum)
Time: CD (43:33)
Rating : 7.5
La ricorrente apparizione del nome di Rafal Kolacki sulla scena ambient da più di un decennio è divenuta ormai anche per le nostre pagine una consueta gioia, se si considera quanto la nostra testata abbia già molto documentato con entusiasmo l'opera dell'instancabile musicista polacco, dai suoi svariati e polimorfici progetti, ai mai banali quanto intriganti capitoli solisti, nei quali il Nostro riesce a teorizzare studi sonori sperimentali senza l'incombenza di una certa ortodossia di fondo. Tradotto il titolo alla lettera ("Destino. Le Mille E Una Notte Di Paul Bowles"), è chiaro il territorio battuto da Kolacki. Grazie alla folle e cieca audacia del field-recording e delle influenze letterarie (Paul Bowles è stato uno scrittore e intellettuale dai contributi fondamentali per la diffusione in occidente della tradizione e la cultura arabo-islamica), Kolacki compone tre quarti d'ora di suite, dove si alternano sciabordii delle onde del mare sugli scogli, tappeti di drone music, liturgie quotidiane (alcune recitate anche da singoli attori), suoni di vita concreta (una piazza, un bazar, etc.) e un narratore in lingua polacca, a tratteggiare una delle possibili e infinite percezioni di un album che non può essere descritto e colto se non nella sua compattezza. L'immersione è totale e suggestiva, nonostante magari l'ostacolo della narrazione in polacco, che però rende il tutto ancora più metafisico; Kolacki è stato in grado di dimostrare di reinventarsi con maestria in territori dove la monotonia è il primo nefasto rischio. Ma "Mektoub" merita un "destino" migliore, un posto di rilievo nella discografia dell'artista, come merito di consegnare un lavoro a cui non si può restare indifferenti, e offre spunti che attendono ancora di esser esplorati. Realizzato dalla sua personale Noisen Records, in collaborazione con la conterranea Zoharum.
Max Firinu