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Room 102

02-04-2023

FRONTIER GUARDS

"Colony"

Cover FRONTIER GUARDS

(Aliens Production)

Time: CD (65:34)

Rating : 8.5

Da queste pagine abbiamo avuto il privilegio di seguire per intero la carriera discografica dell'act ceco, giunto in quindici anni alla settima uscita sulla lunga distanza, col timone da tempo ormai nelle mani del solo Martin Pavlik. Conosciamo quindi molto bene l'altissima qualità messa sempre in campo da FG, finanche in un lavoro imperniato sui remix come il precedente "Reload" di due anni e mezzo fa, ed il nuovissimo "Colony", stampato nelle 150 copie dell'essenziale digipack da quella AP che da sempre ha creduto nel progetto, non fa eccezione. La via resta quella tracciata quattro anni fa con "You", ossia un'elettronica ricercata e ad ampio raggio che abbandona quasi completamente l'aspetto vocale in favore di un suono altamente cinematico e raffinato, fra calibrate intelaiature IDM, fascinosi synth melodici, ruvide abrasioni industriali, suadenti ritmi downtempo e samples magistralmente incastrati. Quello intrapreso con "Colony" è un viaggio interstellare che copre distanze siderali e che, sin dalle prime battute di "Space Race", trasporta l'ascoltatore verso la scoperta dell'ignoto, mantenendo ben saldo un chiaro filo conduttore in tutto il percorso, senza passaggi a vuoto o momenti interlocutori. Al solito, è la ricercatezza di suoni oggettivamente splendidi - unita all'ottimo gusto di Martin nell'assemblaggio ed al mirabile lavoro di produzione - a segnare da cima a fondo il disco, sia nei passaggi più melodiosi ("ISS", "Mars Landing" e la sua pregevole incursione ritmica club-friendly, la title-track) che in quelli più oscuri splendidamente orchestrati (la minacciosa "Phobos", la spettrale "Deimos" e la serpeggiante "Cydonia 2056", quest'ultima realizzata assieme al sodale di un tempo Patrik Lev, tra IDM e dark ambient). Al netto dei due remix posti in chiusura, che puntano ad un groove pacato ma più permeante, l'apice del dischetto è senza dubbio incarnato da "Moon Landing" e da "Earth View": magnifica la prima, con suoni scuri e ricercati che sfociano in una graditissima impennata EBM, mentre la seconda, con alla voce Mia Bohemia (non nuova alla collaborazione con FG), è un fascinoso e suadente gioiello sci-fi di notevole tensione drammatica, fra sussurri e vocalizzi di ottima caratura. La beltà delle soluzioni melodiche, la finezza di dettagli ritmici entusiasmanti, la classe nelle finiture e, non ultima, la capacità di trasportare l'ascoltatore al centro di una visione artistica mirabilmente posta in essere sono per FG marchi di fabbrica che ne fanno un act superiore in ogni senso, ed ogni sincero amante dell'elettronica più filmica, raffinata, didascalica ed intelligente non può davvero ignorare una realtà così fulgida, sin qui semplicemente infallibile.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.frontierguards.eu/

https://aliensproduction.bandcamp.com/