08-08-2022
GROTH
"Groth"
(Zoharum)
Time: CD (26:19)
Rating : 6.5
Uscita piuttosto insolita per l'instancabile Zoharum, ma insolita anche per le pagine della nostra rivista online, che si è abituata a conoscere l'etichetta polacca come il più vivo baluardo undeground di experimental music degli ultimi anni. Questo mini-album dei Groth è di sicuro una delle release più lontane dai nostri consoni canoni, tanto più per un'etichetta come la Zoharum, la quale però ha comunque la buona abitudine di dedicarsi a collaborazioni con altre sotto-etichette locali, tutto per l'unico ed encomiabile fine di dar luce e visibilità a tutte le realtà musicali circostanti. E questa volta ci si ritrova questo EP dei Groth, quartetto sludge/stoner-metal formatosi nel 2016 e con un album già alle spalle, ma decisamente caduto nell'oblio. Il dischetto qui presente rappresenta un ritorno in careggiata per la band, e bisogna dire che comunque si riscontra un buon talento nel mettere assieme con modestia cinque bei brani di sano heavy/sludge/doom metal, tanto moderno quanto classico in altri passaggi. Una versione più psichedelica, dai riff sporchi ma ben dinamici e progressivi, e incubi lovecraftiani (la copertina non mente). Tutto ciò che grandi band come Mastodon, Neurosis, Corrosion Of Conformity e Monster Magnet hanno reso storia. Non si respira una certa originalità, ma la band polacca ha buone idee, e il loro contributo a uno stile ben riconosciuto è premiato dalla buona preparazione tecnica e da una fantasia compositiva che potrebbe portarli lontano. Un piccolo excursus dai generi che sia noi che la Zoharum trattiamo, ma una mezz'oretta di sano hard-rock/heavy metal, in un digipack limitato a 300 copie, di sicuro risolleva l'umore. Anche grazie a quel certo effetto nostalgia che accompagna chiunque ami la buona musica come noi.
Max Firinu