14-12-2021
DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
"Rejoice"
(WKN)
Time: CD (37:37)
Rating : 6.5
Facciamo un passo indietro fino allo scorso febbraio per parlare dell'ultima uscita discografica di Der Blutharsch. L'ex panzer austriaco procede ormai all'andamento di una pubblicazione all'anno con eventuali extra, tracciando una linea evolutiva tesa a variare i suoni, ma non gli schemi. Quel che salta all'orecchio al primo ascolto di "Rejoice" è la qualità delle strutture sonore, spesso sorrette da basi orchestrali ("Coming", "Darkness++") che ne rendono l'andamento epico e magniloquente, mentre dal lato opposto emerge un sound anni '70 stile primi Jethro Tull ("Darkness+", "Rejoice") che rimane a metà strada tra la citazione e il tributo, senza aggiungere nulla a quanto espresso nel resto del disco. Albin non rinuncia neanche alla resa lo-fi che lo contraddistingue dall'alba dei suoi monicker, ora votata a batterie rozze, riff d'antan ovattati e voci (come sempre) da rivedere sia sotto lo scarno e voluto profilo tecnico, sia per quanto concerne la qualità canora in senso stretto. Le architetture mirano alla ripetizione ossessiva degli stessi schemi, segno che, in fin dei conti, Albin modifica i suoni e lo stile ma non vuole (o non riesce a) modificare il modus operandi, finendo per proporre la stessa struttura da molti anni a questa parte. Album piacevole laddove riesce a recuperare maestosità, più scontato quando si perde nei meandri dei ricordi anni '70. Disponibile anche in vinile colorato.
Michele Viali
http://www.derblutharschandtheinfinitechurchoftheleadinghand.com/
https://derblutharsch.bandcamp.com/