14-11-2021
ALIEN SKIN
"Cold War Pop"
(ScentAir Records)
Time: CD (35:41)
Rating : 7.5
Uscito lo scorso febbraio ad un anno dal precedente "New Romance: 1984", "Cold War Pop" è il terzo lavoro del prolifico artista australiano George Pappas ad essere pubblicato dalla russa ScentAir, ormai solido partner commerciale per l'ex Real Life. Se col precedente capitolo George recuperava brani concepiti nei primi anni '80 assieme a Stephen Beckett per gli Strange Silence, con "Cold War Pop" si torna a composizioni nuove, ma pensate nell'ottica di quello che lo stesso musicista definisce "pop da Guerra Fredda", ossia quel suono che, a cavallo tra la fine dei 70s e l'inizio degli 80s ed all'ombra del muro di Berlino, piegava verso un'elettronica meccanica che univa l'uomo alla macchina con un groove mutuato dal post-punk. Realizzato sfruttando le fonti sonore dell'epoca e la relativa apparecchiatura analogica, con la tipica vocalità educata di George quale giusto suggello, "Cold War Pop" è un disco agile e conciso di onesto synthpop trascinato da un groove squisitamente ottantiano, che detta la linea di momenti quali la title-track, "Someone With Your Name", una "Charlie Bravo Safehouse (Ost Berlin)" con tratti dance di forte tensione, "Fad Gadget" (sincero tributo al pionieristico lavoro dello storico act di Frank Tovey), la più pop "Shooting Of A Bricklayer" e l'intenso atto finale "I Might As Well Be Dead". Bene, in un contesto così vintage, la più istrionica ed urbana "I Say I Do But" e la soffusa e romantica "West Berlin Or Die Trying", ma i momenti migliori George ce li regala con la fascinosa e pulsante "My Machine" e con la solida, algida ed intensa "I'm In Love With CWSP", veri picchi di un'opera sincera nel suo voler recuperare certe atmosfere dell'era ispiratrice. Ormai stabilmente sulla strada di un synthpop retrò più ritmato, diretto e meno suadente rispetto ai primi eccelsi lavori (soprattutto "The Unquiet Grave" e "Ghost In The Rain"), Pappas riesce a farci rivivere determinate sonorità con l'onestà di chi le ha vissute, amate e comprese pienamente, dimostrando alle giovani leve cosa significhi fare musica col cuore.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.alienskinmusic.com/