26-09-2021
VAYLON
"Legacy"
(ScentAir Records)
Time: CD (46:54)
Rating : 8
Negli ultimi giorni dello scorso novembre, i danesi Vaylon hanno fatto il loro atteso ritorno sulle scene, quattro anni dopo la corposa uscita digitale "The Void Of Silence" e cinque dopo il loro ingresso nel roster della russa ScentAir, avvenuto con l'ottimo "The Uninvited Feeling". Con una formazione a tre, in cui lo svedese Fredrik Sigeback (My Love Kills) si è unito al nucleo storico composto dal singer Ole Ulrich Jensen e dal tastierista Dan Holte Beck, la band approda al settimo lavoro di lunga durata (cui si aggiungono decine di singoli digitali) continuando a perfezionare il proprio eccelso synthpop, già definitivamente maturo dai tempi di "Primus" (2013), ma oggi più emozionale e meno condizionato dal groove come lo fu in principio. Una dimensione emotiva sempre più centrale che emerge subito dalle cadenze lente dell'intima opener "Deranged", ed anche quando il groove si fa sentire, i toni sono sempre ben educati ed attenti a non scadere nel mero esercizio ritmico, come dimostrano "Treasonous", il singolo "Ghost", l'ariosa "Addiction" ed "Hellion". Melodie di classe s'intrecciano magnificamente con la vocalità di Ole, sempre abile nel gestire refrain di alto livello, e se la suadente "Envy You" ha tutto ciò che serve per farne una potenziale hit, la conclusiva e carismatica "Numb" non è certo da meno, così come convincono pienamente anche momenti di più elevato pathos come l'appassionata e morbida "Time Flies", la quasi eterea "Unsung Symphony" (entrambe scelte come singoli) e la sospesa "Awake". Uscita dopo uscita, i Vaylon sono giunti ad una sintesi artistica di assoluto spessore e credibilità, centrando pienamente l'obiettivo con un lavoro ispirato, sincero, elegante e piacevolissimo, che oltretutto denota il livello di personalità raggiunto da una band di grandi capacità e dal potenziale invidiabile. Un gioiellino synthpop - edito dalla ScentAir nelle consuete 300 copie - che conferma il nome dei Vaylon fra quelli più interessanti ed affidabili dell'intero panorama di riferimento, assolutamente da avere per ogni vero amante di queste sonorità.
Roberto Alessandro Filippozzi