26-09-2021
MIND.AREA
"No Enemy Of Progress"
(ScentAir Records)
Time: CD (41:41)
Rating : 7
Nato nel 2004 come progetto parallelo di André Jacob dei tedeschi Human Decay (anche attivo dal 2014 con gli A.I. Zero) ed allargato nel tempo al rango di trio, Mind.Area si è costruito negli anni una certa reputazione, approdando lo scorso dicembre al suo quarto full-length (il secondo per la russa ScentAir). Laddove gli HD sono sostanzialmente più accattivanti con la loro robusta miscela, Mind.Area preferisce lavorare di fino nelle sue trame dark-electro, che in passato sono valse più di un accostamento al connazionale :Wumpscut:, specie per la vocalità ferale tipica del genere. Quest'ultima fatica - pubblicata in 300 esemplari - si muove spesso con fare sornione, come in particolare nell'opener "Enemy Of Progress" (fra gli episodi migliori col suo buon crescendo d'intensità) e nella pulsante "Gone Life", con la voce che si fa tagliente solo all'altezza dei refrain, ma nel suono dell'act teutonico c'è ampio spazio per soluzioni più melodiche, come in quella "Failure" guidata dal battito dance ed in "Bio Machines", quest'ultima esemplificativa del buon contrasto fra la ruvidità vocale ed un'elettronica finanche "morbida". Fra i picchi del dischetto vi sono senza dubbio la raffinata e penetrante "Parasite", che echeggia i Front Line Assembly sfoderando buone idee, e l'ariosa "World Without", in cui le linee di tastiere sfiorano l'etereo; non troppo convincenti i due strumentali in scaletta, piuttosto interlocutori, mentre l'ossessiva "Rethoric" si lascia apprezzare in virtù di un piglio più tagliente, ed anche la conclusiva "Water" ha da offrire un bel groove incalzante e teso. L'esperienza dei musicisti coinvolti garantisce un risultato ampiamente sufficiente, ma l'impressione è che il progetto, nella sua legittima volontà di proporre una scrittura più ampia e fruibile, abbia ceduto qualcosa in termini di mordente, fisicità ed incisività: non per forza un male, ma a tanti manca il vigore degli anni ruggenti di certa electro, ed i musicisti più navigati dovrebbero tenerne conto.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://mindarea.bandcamp.com/