10-12-2007
ASHBURY HEIGHTS
"Three Cheers For The Newlydeads"
(Out Of Line/Audioglobe)
Time: (66:20)
Rating : 8
Il nuovo colpo della corazzata tedesca Out Of Line è costituito da questo duo synthpop svedese, formatosi sul finire del 2005 e composto da Anders Hagström e Yasmine Uhlin. Un act giovane, eppure già capace tanto di recuperare l'importante eredità del miglior pop sintetico dei magici anni '80 quanto di ben figurare in una scena elettronica di qualità come quella svedese, e come biglietto da visita davvero non c'è male: "Three Cheers...", per la cui produzione si è scomodato persino l'arcinoto John Fryer (svolgendo un ottimo lavoro, manco a dirlo), è infatti un debutto fresco e per niente anacronistico, interpretato al meglio e con piglio assolutamente attuale da due ragazzi che mostrano di conoscere bene le malizie necessarie per rendere efficace una canzone. Ritmiche semplici, agili e prive di inutili fronzoli creano la base ideale per melodie coinvolgenti che si incastrano alla perfezione con le voci dei due protagonisti, senza mai perdere di vista i preziosi insegnamenti dei maestri degli anni '80 (Human League e - perché no? - Eighth Wonder in testa). Nascono così brani di grande efficacia come la tonicissima "Bare Your Teeth", l'incisiva "Smaller", la fenomenale "Derrick Is A Strange Machine" (song di estrema classe, emozionante e praticamente perfetta!), la fresca "Corsair", la piacevolmente ritmata "Christ", l'impetuosa "Suicide Anthem" e via dicendo, tutti guidati da melodie infettive, ritmi perfettamente funzionali ed una costruzione inappuntabile. Gli Ashbury Heights mostrano di saper mescolare le carte in maniera interessante, come quando tirano fuori dal cilindro una scheggia travolgente come "Stormbringer" o l'acida e ruvida "Illusion", ma a conti fatti l'album avrebbe funzionato anche meglio se fosse stato più snello, perché in effetti escludere dalla tracklist due o tre fra gli episodi meno incisivi (su tutti la leggerina "I Paint Nightscapes") avrebbe giovato alla causa di un lavoro la cui immediatezza è il vero punto di forza. "Three Cheers..." resta comunque un debutto col botto, di quelli da tenere a mente quando stileremo i bilanci di questo 2007 ormai agli sgoccioli, e se questo è solo l'inizio per gli Ashbury Heights, possiamo davvero aspettarci grandi cose da loro.
Roberto Alessandro Filippozzi
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