19-03-2021
NNHMN
"Deception Island"
(Zoharum)
Time: CD (48:47)
Rating : 7
Quella del progetto berlinese è una storia che parte una decina di anni fa col monicker Fuka Lata, poi mutato in Non-Human Persons e infine ridotto a NNHMN in tempi recenti, nei quali la singer polacca Lee e Michal Laudarg hanno intessuto un legame importante con la Zoharum, etichetta che nel 2019 aveva curato l'edizione in CD e box-set del primo album "Church Of No Religion", per poi ristampare nel 2020 anche l'EP "Shadow In The Dark". Proprio quest'ultimo titolo aveva rappresentato il vero punto di svolta per il duo, che già col suddetto primo full-length aveva implementato il ritmo e preso le distanze dalle movenze atmosferiche del nastro del 2019 "Second Castle", e che con "Shadow..." ha virato verso quel groove ballabile che caratterizza in misura ancor maggiore l'opera in esame, pubblicata nelle 300 copie del bel digipack a sei pannelli e pensata per riunire tutti e dieci i brani dei due EP - la "part 1" e la "part 2" - recanti il medesimo titolo, originariamente usciti in vinile per la Oráculo Records e su CDr per la Minimalkombinat. Una ristampa ideale sia per recuperare due lavori ormai di difficile reperibilità, sia soprattutto per tuffarsi nell'ultima evoluzione del progetto, modellata su di un'elettronica danceable, minimale e notturna che evoca in più punti la dorata decade ottantiana, ma con la freddezza tipica del suono a tinte scure. È il groove a dominare una scaletta omogenea e priva di grosse varianti, ma comunque ben assortita a livello di atmosfere, potendo contare sul buon istrionismo di una voce glaciale e sempre devota al mood. Dalla fascinosa "Robot Woman" alla dimessa title-track, passando per la sensuale "The River Of Fire", le ballabili "Cold Eyes" e "Nachtgang", la tesa e serrata "Hipocrisy" ed una "Education Lost" che sconfina in ansiogeni territori EBM old-school, l'album scorre agilmente regalando un ascolto piacevole, soprattutto per chi ama l'elettronica a tinte dark più notturna ed algida. Aspettando un prossimo full-length che dovrà dirci quanto ambizioso possa rivelarsi il songwriting del duo, vale la pena recuperare questa valida ristampa, onde farsi trovare pronti qualora NNHMN dovesse imprimere - come auspicabile - un ulteriore cambio di passo.
Roberto Alessandro Filippozzi