05-02-2021
STEVE ROACH
"Trance Archeology"
(Projekt)
Time: CD (73:53)
Rating : 7
Torniamo alla fine del 2019 per parlare di una delle tantissime uscite di Steve Roach, ormai attestatosi intorno alle 4 o 5 pubblicazioni annue. Il compositore americano continua anche in questo "Trance Archeology" ad esplorare i meandri dell'ambient music, aprendo porte che portano alla space-ambient, ma anche ad una certa psichedelia di marca elettronica, così come verso universi riflessivi cari alla new age, ambito sempre più amato da Roach. Gli otto brani del disco appaiono morbidi e tendono a cullare l'ascoltatore attraverso un viaggio psichico sterminato, tra drones, tappeti semi-sinfonici e armonie perpetue. Vengono inserite ad hoc anche partiture tribali ("Spawn Of Time", "Birthpulse", "Firebreather"), piacevole elemento aggiunto ad un impianto che, sebbene impeccabile, non lascia mai sorpresi. Come da protocollo i suoni di Roach rendono al massimo in associazioni visive o come sottofondo, e anche da questo punto di vista "Trance..." non fa eccezioni, suggerendo panorami astrali al limite dell'effetto lisergico, inducendo in stato ipnotico e aprendo la via a spunti onirici. Album perfettamente in linea con la qualità compositiva e tecnica cui ci ha abituato questo autore, senza comunque apparire superiore o più ispirato rispetto ad altri lavori che Roach ha rilasciato in tempi recenti. Edito in un classico digipak a 4 pannelli.
Michele Viali