24-11-2020
DIORAMA
"Tiny Missing Fragments"
(Accession Records)
Time: CD (64:02)
Rating : 8.5
Dopo le tante gemme inanellate in una discografia da incorniciare, viene da chiedersi cosa mai i Diorama potrebbero sbagliare per ritrovarsi a realizzare un lavoro di tono minore, o comunque non meritevole della massima attenzione... Ed è arduo anche solo ipotizzarlo, poiché la band di Torben Wendt è approdata da molto tempo e da molti album ad un livello di sicurezza dei propri mezzi, di personalità e di capacità realizzativa così superiore alla media della concorrenza, che tentare di trovare un difetto in un lavoro artistico così curato in ogni dettaglio equivarrebbe al cercare un ago in un pagliaio. La formula del quartetto tedesco è altamente consolidata e riconoscibile sin dal primo istante, e questa decima fatica sulla lunga distanza non fa che confermare tutto ciò che di buono sappiamo sui Diorama, i quali però non si siedono mai sugli allori, continuando a rifinire una scrittura profonda, ispirata e ricca di dettagli e sfumature come pochissime altre in quello che solo a grandi linee potremmo inquadrare come synthpop, ma che nelle abili mani di Torben e soci diviene molto di più in una chiave dark-avanguardistica, soprattutto sul piano squisitamente emozionale. Quattro anni dopo "Zero Soldier Army", il combo ci regala altre dodici canzoni che sono altrettanti gioielli, in ogni senso: dalla ricercatezza di ritmi e microsuoni glitch che evoca la miglior IDM ai refrain carichi di pathos, dalla vocalità di un Torben che non sbaglia un colpo al trasporto emotivo dei passaggi più intimi, dal groove educato ma sempre trascinante a quell'estro che permette di sondare sempre nuovi terreni, sperimentando con successo nuove vie senza dimenticare quella grande eleganza che accompagna ogni frangente, col supporto di una produzione impeccabile che esalta ogni singolo suono e dettaglio. Un lavoro così compatto e completo da rendere finanche difficile sceglierne i momenti salienti, che potrebbero essere i singoli pre-album (l'intima, notturna e jazzata "Dark Pitch" o le groovy "Patchwork" e "Gasoline") come le più eclettiche "Counterloop" e "Sensation", o le più appassionate e drammatiche "The Minimum" ed "Orbitalia", o le più scure e taglienti "Avatars" ed "Irreversible", o ancora qualsiasi altro fra i brani inclusi. Quando la qualità, unita ad una tangibile ispirazione, è a questi livelli, c'è poco da aggiungere e/o sindacare: "Tiny Missing Fragments" è l'ennesimo centro firmato Diorama, da consigliare come al solito non soltanto agli iniziati, ma anche a tutti quelli che per qualsiasi motivo debbano ancora avvicinarsi a questa straordinaria band.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.accession-records.de/