19-06-2020
MINUSHEART.
"The Dark Side Of The Sun"
(Echozone)
Time: CD (38:59)
Rating : 7
In giro ormai dal 2007 e giunti al quinto album in studio, i tedeschi minusheart. sono riusciti a costruirsi passo dopo passo un proprio stile che coniuga elettronica, rock ed industrial in maniera schietta e pungente. Due anni dopo "Traps And Treasures", il quartetto guidato da Diver e Benden pare essere finalmente giunto alla sintesi ideale del proprio sound, oggi ancor più asciutto ed attento ad aspetti fondamentali come incisività, groove e qualità dei ritornelli, ma anche più aspro nelle movenze, come tutti e dieci i brani inclusi dimostrano ognuno a modo suo. La voce scostante di Diver, debitrice nei confronti della scena industrial nordamericana, è sempre lì a guidare la compagine con la sua penetrante ed algida sfrontatezza, risultando molto più incisiva all'altezza di refrain ben congegnati, sia quando il groove procede con moderazione ("Psycho Holiday", "By The Light"), sia quando il piglio si fa più solido (il primo singolo "They Shout"). Benché certi trademarks finiscano per pesare anche troppo in certi frangenti, si può apprezzare un songwriting che cerca e trova le giuste varianti: dalla serpeggiante "The Atom Love" alla nervosa "In My Roots", sino ad una più soffusa ed a tratti intima "Ice Burns" ed a quella "This Goodbye" che chiude l'opera con un tocco di melodia in più. Forti della giusta produzione, che insiste più sulle peculiarità che non sui dettagli, i Nostri amalgamano bene tutti gli elementi che costituiscono il loro suono, con la chitarra sempre puntuale nei suoi interventi ed un apporto della batteria (elettronica) che promette forza e dinamismo in sede live, dove verosimilmente questi brani acquisiranno ancor più verve. Anni di esperienza ed affiatamento hanno garantito solidità ad ogni livello al combo teutonico, che è infine riuscito a sintetizzare a dovere la propria formula, e che ora dovrà evitare accuratamente di sedersi sugli allori, perché se è vero che queste canzoni funzionano meglio di quanto fatto in passato, il prossimo arduo step consisterà nel trovare la chiave per far decollare definitivamente un sound cui non difetta certo il potenziale.
Roberto Alessandro Filippozzi