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Room 102

29-03-2020

WOLFCHILD

"Evil Calls Home"

Cover WOLFCHILD

(Advoxya)

Time: CD (69:32)

Rating : 7

Il primo album del duo tedesco/olandese "Sunt Mala Quae Libas", datato gennaio 2017, sarebbe dovuto già uscire per la Advoxya, ed invece, dopo due lavori per l'americana DSBP, Wolfchild approda alla corte della label ungherese solo nel 2019 in occasione del suo terzo full-length, che segue "Fear No Evil" di fine 2018. Lo scorso ottobre è infatti uscito - nel consueto digifile apribile di casa Advoxya - "Evil Calls Home", album col quale Jan Ricker (voce) e Robert Van Kooij (musiche) mettono a fuoco in maniera più compiuta e funzionale la loro proposta harsh-EBM, sia sul piano della scrittura che dal punto di vista della produzione. Un lavoro che da subito si presenta più efficace nell'incastro fra melodie sempre più raffinate e samples vocali ben inseriti, come l'opener "Hydrangea" dimostra grazie a buoni arrangiamenti sinfonici a supporto di beat cadenzati e misurati, e come ribadisce un mid-tempo riuscito quale "Bestie:Mensch". Certa crudezza del passato viene attenuata all'interno di strutture più ragionate, con la voce iper-distorta di Jan a rappresentare degnamente il lato più ferale del sound, tanto nella nervosa ed ansiogena "The Voice Of God" quanto in una potenziale hit quale "Wenn Wölfe Heulen". Wolfchild, al pari della concorrenza di settore, non è un act che punta a rivoluzionare gli assetti di un genere sin troppo irreggimentato come l'harsh-EBM, preferendo rifinire album dopo album suono e scrittura sino a raggiungere la propria idea di perfezione formale, come evidenziano sia quella "No Warning Shot" cui partecipa alle vocals il compagno d'etichetta Ralph Neuhaus (Stahlnebel), ben ripresa sul finale nel remix da dancefloor firmato Stahlnebel & Black Selket, sia episodi taglienti e ben forniti di groove come "The Burden Of A Sinner", "(Fucking With A) Psychopath" e "Tanz Mit Uns", anche se a conti fatti convincono maggiormente frangenti più cadenzati quali "Come Forth, Spirits" e la più lenta "Unser Beider Wunden". Non un album che rompe o rivoluziona gli schemi, ma comunque una prova matura e ben assemblata che di certo troverà i propri estimatori fra gli appassionati di harsh-EBM e affini.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/wolfchildelectro/

http://www.advoxya-records.com/