12-02-2020
THE NEW DIVISION
"Hidden Memories"
(Progress Productions)
Time: CD (76:52)
Rating : 8.5
Sebbene nel frattempo non siano mancati numerosi singoli, l'attesa per il quarto album del progetto di John Glenn Kunkel durava ormai dall'estate del 2015, quando uscì l'eccelso "Gemini". Dopo tre singoli introduttivi, l'act americano torna finalmente sulle scene col nuovissimo "Hidden Memories", anche stavolta pubblicato in proprio dallo stesso Kunkel negli States e dalla sempre ottima Progress Productions in Europa (nelle 500 copie numerate a mano dello spartano jewel-case), com'è ormai tradizione per gli album firmati TND. Stavolta John si è spinto oltre i confini di quel synthpop magistralmente ibridato con la new wave già ampiamente apprezzato in precedenza, abbracciando con decisione non soltanto inflessioni indie-pop che rimandano all'attitudine musicale di quella college-band che era TND ai suoi primordi, ma anche una spiccata propensione danceable ben amalgamata al contesto, anche grazie alla solita produzione maiuscola. È proprio all'insegna dell'indie-pop l'apertura con "Clear", intensa fra groove e una chitarra graffiante (saggiamente dosata nell'arco dell'album), laddove "Fascination" entra nel vivo con classe e carisma, subito prima di una "Lost Life" particolarmente trascinante. La matrice synthpop sa emergere come si conviene, soprattutto nei frangenti più passionali e densi di pathos (la suadente "Modus", il vibrante gioiello "Broken" e la drammatica "Over"), mentre il battito dance infonde la giusta fisicità con brani sempre squisitamente raffinati quali "The Line" e "Needs Are Denied", sfoderando una maggiore dose di modernità club-friendly con "Enough Is Enough" e "Ride". Come di consueto, la versione europea dell'album si fregia di materiale bonus, e segnatamente di ben sei brani ripresi dai tre singoli apripista, tutti di ottima fattura ed in linea con la qualità globale dell'opera, fra i quali spiccano l'accattivante "Tonight" e l'appassionata "Bronson", quest'ultima esemplificativa della maestria infusa anche negli ottimi cantati. Tantissimo materiale (si sfiorano i 77 minuti!) e tutto di altissimo livello, per un act in grado di sintetizzare al meglio stilemi ed influenze in una formula personale, elegante, raffinata, trasversale, efficace e vincente che ha tutto ciò che serve per sedurre, coinvolgere e convincere.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.newdivisionmusic.com/
http://www.progress-productions.com/