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Room 107
09-12-2019
JAMES MURRAY & FRANCIS M GRI
"Remote Redux"
(Ultimae Records)
Time: CD (54:56)
Rating : 7.5
Dopo lo scambio di cortesie consistito nell'aver pubblicato l'uno un disco dell'altro - e viceversa - con le rispettive etichette Slowcraft Records e KrysaliSound, l'inglese James Murray ed il nostro Francis M Gri mettono a punto questa interessante collaborazione sull'asse Londra-Milano, patrocinata dalla francese Ultimae Records nel consueto e mirabile digipack a sei pannelli completo di splendido booklet (oltre che nelle versioni download, standard e 24bit). Come spiegano le note ufficiali, "Remote Redux" è "una delicata ed originale risposta alla distanza ed alla vicinanza come vengono espresse nel concetto giapponese di Ma, anche noto come spazio negativo", ed è stato creato dalla commistione fra i motivi di piano e chitarra (suonata con l'EBow) di Francis e le trame di synth di James. Il risultato è un album minimale ed intimo, scevro da qualsivoglia beatwork e delineato dalle morbide linee ambientali di Murray, sulle quali Francis innesta i propri dolci motivi di piano e quelle pennellate di chitarra che si fondono alla materia sintetica con fattezze droniche di ampio respiro. Temi che a più riprese trasudano una innegabile malinconia legata al concetto di distanza/distacco ("Ma", "Lontano"), per poi farsi più luminosi ("Remote") e/o soavi come in un risveglio dei sensi ("Toma", riproposta anche come ultima traccia nella sua dilatata versione estesa), sino a quella lunga "Redux" in cui la materia ambientale pare muoversi alla stregua di un placido moto ondoso. La consueta produzione di alto livello delle uscite di casa Ultimae è garantita anche per la release in esame, onde consentire di godere appieno di ogni sfumatura e dettaglio di brani che evidenziano con la propria forza espressiva i risultati di una perfetta commistione fra ambient e downtempo. Un lavoro a quattro mani di indiscutibile spessore, tanto artistico quanto emozionale, per una collaborazione che si spera non resti un episodio isolato.
Roberto Alessandro Filippozzi