05-11-2019
BELLA LUNE
"Stardust"
(Aetheria Music)
Time: CD (58:46)
Rating : 7.5
Sono passati quattro anni e mezzo da quando ci occupammo di "Tranzendance", quarto album a firma Bella Lune, e nel frattempo la band di Phoenix ha rilasciato un album di cover in formato digitale ("Covers Vol. 1", uscito un anno fa), ricompattandosi come quartetto attorno alla figura della leader e fondatrice Fuchsia. Dopo la suddetta parentesi di riletture di brani storici, il combo dell'Arizona rilascia finalmente - in un'essenziale confezione digipack - l'atteso nuovo full-length, che ancora una volta si muove con grazia e buon gusto fra la linea sottile che divide darkwave, dreampop, ethereal ed electro-goth, ponendo però meno enfasi sul groove rispetto al passato, coi brani che assumono toni più intimi soprattutto in virtù della voce fragile e delicata di Fuchsia, vera protagonista in un lavoro che recupera la dolcezza a tinte dark dei Cranes, dei Cocteau Twins e dei Cure più sognanti, come evidenzia un momento particolarmente ispirato quale "Head In The Sky". Anche stavolta il violino di Beeka trova meno spazio rispetto alle prime cose del progetto, ma fa ampiamente la sua parte elevando la qualità di episodi quali l'ariosa title-track, una "Nothing Left" capace di bei cambi di tempo, la splendidamente costruita "Stuck" e quella "Within Reach" presentata oltre un anno e mezzo fa. Spesso e volentieri soave e gentile, il suono degli odierni Bella Lune, come detto, poggia decisamente meno sul groove, tant'è che la sola "Doomed" presenta un piglio dance realmente trascinante, laddove il dreampop suadente e ben educato appare invece il vero fulcro dell'opera, come appare evidente ascoltando ed apprezzando le varie "Out Of Time", "The Trap", "Unbearable", "Charade" e la fascinosa "Games We Play". Bene anche la maggior intensità di "What's Next", gli afflati più tipicamente darkwave di "A Wish" ed il groove acido di "How High", in un lavoro che piace per la concretezza e la credibilità delle sue dolci, eteree e sognanti carezze musicali, e che conferma come i Bella Lune siano fra i nomi più affidabili nel panorama di riferimento, nonché degni alfieri di una tradizione sonora che negli States ha lasciato segni indelebili e regalato molta musica memorabile.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://bellalune.bandcamp.com/