23-07-2019
A SPELL INSIDE
"Masterplan"
(Scanner)
Time: CD (51:15)
Rating : 8.5
È un ritorno coi fiocchi quello, lungamente atteso, dei tedeschi A Spell Inside, che col sesto full-length in studio piazzano un colpo da maestro nel trentesimo anniversario dalla loro fondazione, a cinque anni dall'acclamato "Autopilot". Il trio di Düsseldorf ha lavorato in maniera certosina al nuovo album, coinvolgendo persone di fiducia - sia per quanto concerne la produzione, davvero eccelsa, che per le liriche - e riuscendo a mettere in fila undici brani fra i quali non si registra neppure una minima caduta di tono. Merito non soltanto della grande esperienza maturata nelle tre decadi di militanza, ma anche e soprattutto della classe che contraddistingue la scrittura dei Nostri, che continuano a strizzare l'occhio al miglior synthpop senza scordarsi né delle più significative esperienze dell'EBM più melodica, né di certe importanti reminescenze electro-wave. Trascinati da un frontman abile e capace come MelRow (al secolo Michael Roeder), i tre sanno bene di cosa un brano abbia bisogno per funzionare a dovere: groove, freschezza, una melodia incisiva ed un refrain vincente, tutte caratteristiche che ritroviamo sin dall'opener "Break", e che marchiano a fuoco anche gli episodi più solidi a livello ritmico come "Fehlermeldung" e "Hundred Years", così come quelli più inclini ad una costruzione tipicamente synthpop quali "Ballerina's Poem" e "The Grand Masquerade". Freschezza e forza trascinante sprizzano letteralmente da ogni singolo elemento, come la travolgente "Rise" e l'ottima "The One" ribadiscono chiaramente, ma in un songwriting così efficace non mancano momenti di maggior eleganza ("Way") e ricercatezza (la title-track), così come non difetta il pathos, splendidamente incarnato sia dalla sentita ed accorata "Like Stars" che dalla sofferta "Hate Me?". Senza ulteriori giri di parole, "Masterplan" - racchiuso in un pregevole digipack completo di booklet - si rivela l'opera più riuscita, efficace, matura e completa di un act che, nonostante il blasone, non ha alcuna voglia di sedersi sugli allori, avendo tutto ciò che serve per impartire importanti lezioni sia alle vecchie che alle nuove generazioni. Un grande ritorno, senza alcun dubbio.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/aspellinside.band/
https://scanner-dd.bandcamp.com/