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Room 106

06-11-2007

MICHELLE DARKNESS

"Brand New Drug"

Cover MICHELLE DARKNESS

(AFM/Audioglobe)

Time: (48:46)

Rating : 7.5

I più attenti si saranno accorti del fatto che Michelle Darkness, l'oscuro personaggio che si cela neanche troppo misteriosamente dietro a questo nuovo progetto solista, altri non è che il frontman dei gothic metallers tedeschi End Of Green, da anni sulla cresta dell'onda grazie a lavori sempre ispirati come l'ultimo full-length "Dead End Dreaming". "Brand New Drug", debutto sulla lunga distanza del pallido e corvino cantante, incarna l'agognata valvola di sfogo da una lunga e soddisfacente carriera, ed è finalmente pronto ad uscire sotto la fulgida ala della AFM Records (Theatre Of Tragedy, fra gli altri). L'album riesce a convincere grazie ad una prova esemplare e ricolma di classe ed eleganza: canzoni dotate di un'egregia produzione e perfettamente interpretate dalla boriosa e sensazionale voce baritonale del nostro (che si occupa anche di chitarre, basso e batteria) si susseguono l'una dopo l'altra, alternando momenti più tirati e ancora vagamente metallici (nei quali vengono citati con perizia HIM, The 69 Eyes e Type O Negative) a potenziali hit gothic rock fornite di una sana amabilità elettronica. Tra tutti i brani risaltano le attraenti melodie di "My Sweet", con una zuccherosa tastiera a farla da padrone, la sensualità necrofila di "Shine On" e la dirompenza easy-listening della title-track, mentre la tenebrosa "Dopecrawler", spalancando le porte dell'Apocalisse col suo riff assassino, viene incoronata regina incontrastata dell'album. Menzione a parte va fatta per le tre riuscitissime cover del disco: la prima, rivisitazione della celeberrima "Love Will Tears Us Apart" dei seminali Joy Division, apporta leggeri cambiamenti alle coordinate stilistiche del disco per volere dell'azzeccato duetto tra Michelle e la semi-sconosciuta cantante pop Hanna Pakarinen (vincitrice di uno show televisivo finlandese, dotata di una timbrica calda e delicata) e del rilassante connubio tra chitarre acustiche ed avvolgenti percussioni elettroniche. Le altre cover sono piuttosto lontane da qualsivoglia forma stilisticamente oscura per definizione, ma il padrone di casa riesce a rimaneggiarle facendole divenire proprie, e così una sempre suggestiva "The Sound Of Silence", famosa hit di Simon And Garfunkel, si trasforma in un sorprendente anthem gotico, mentre la spensierata "Pet Cemetary" dei Ramones, vestendosi quasi grottescamente di scuro, merita un lungo e sincero applauso. Il risultato finale di tanto superbo lavoro è la più fedelmente straniante e lugubre fotografia in bianco e nero di un'intera corrente musicale, una raccolta di erotici e voluttuosi brani d'autore in chiave dark. In definitiva, sebbene la formula musicale del buon Michelle Darkness non porti alcuna novità nella nutrita produzione del genere ed alla lunga risulti leggermente ripetitiva e monotona, ogni brano, anche quello più sottotono, si scopre dignitoso, ispirato e figlio di una classe che al giorno d'oggi sono veramente in pochi a possedere. Ben venga l'innovazione, ma ben vengano allo stesso modo lavori dotati di forte personalità, qualitativamente carichi e ben realizzati come il qui presente "Brand New Drug".

Marco Belafatti

 

http://www.myspace.com/michelledarkness

http://www.afm-records.de/