18-01-2019
FREDRIK KLINGWALL & JULIA BLACK
"Sentience"
(ViciSolum Productions)
Time: CD (43:15)
Rating : 8
Del musicista svedese Fredrik Klingwall abbiamo parlato diffusamente anni or sono, sia in occasione delle sue uscite soliste che di quelle firmate coi bizzarri Anima Morte, con ChansoNoir e con gli eccelsi Rising Shadows. Il poliedrico artista, che fra i molti progetti a cui ha preso parte è ancora coinvolto nelle sorti di act più rock/prog/metal come Loch Vostok e Pixie Ninja, oltre ai sempre attivi Anima Morte, ci aveva lasciati col suo ultimo lavoro solista "Works Of Woe" - terzo full-length spiccatamente pianistico - ormai dieci anni fa, ad inizio marzo 2009. Questo nuovissimo "Sentience", in uscita il 22 febbraio nei formati CD (in un essenziale ed elegante digipack), vinile e download, sposta le coordinate da quella che era stata la fase solista di Fredrik, stavolta coadiuvato attivamente non soltanto dall'ottima singer romena Julia Black (firmataria di tutte le liriche e con alle spalle una vasta esperienza sia in ambito metal che jazz), ma anche da un gruppo di altri esperti collaboratori: il bassista Gustaf Hielm (che ha militato nelle fila di act quali Meshuggah e Pain Of Salvation, oltre ad aver prestato le proprie abilità a svariati gruppi, inclusi i Dark Funeral), il drummer Mattias Olsson (già con Fredrik nei succitati Pixie Ninja), la violinista/violista Hanna Ekström e la violoncellista Anna Dager (ambedue facenti parte dell'ensemble Stockholm Strings). Inevitabilmente, anche il sound prende nuove strade rispetto a quando il solo Fredrik, tra piano e synth, aveva il controllo totale delle operazioni: l'intreccio, guidato dalla sapiente e dolce voce dell'eccelsa e capace Julia, è infatti più ricco e completo, e si distingue - pur conservando una certa indole sinfonica - dal carattere più plumbeo, spettrale ed ambientale degli album firmati tra il 2007 ed il 2009 grazie alla sua maggior versatilità strumentale. Per certi versi, è come se il Klingwall solista avesse incrociato il proprio stile con quello dei suoi progetti migliori, giungendo ad una formula che si ammanta dell'etereo e delicato neoclassicismo a tinte dark dei Rising Shadows e prende estrose pieghe strumentali alla maniera degli Anima Morte, memori di quel Fabio Frizzi - grande compositore di colonne sonore horror d'epoca - che tanto li ha ispirati, al punto di collaborarci in un 7" ad hoc. "Sentience" è la summa degli aspetti migliori della poliedricità che ha sempre contraddistinto Fredrik (autore di tutte le musiche), e l'altissima qualità dei dieci brani in scaletta parla da sé: dalle fiabesche "The Fall" e "Memoir" alle più drammatiche "Into The Dark Heart" e "Night Of Introspection", passando per l'appassionata "Black Snow", una "Collapse" che non teme contaminazioni di natura electro, la delicata e sfuggente "Vespering Bells", quell'orrorifica "Last Breath" giocata su vocals sussurrate in italiano e l'intensa ed enfatica "Estranged", sino ai 10 minuti della conclusiva "At The Precipice", degno finale per un album di grande completezza, forza espressiva e maturità. Una visione d'insieme di rinnovata ampiezza ed ancor più emozionante che in passato, ideale punto di ripartenza per il Fredrik Klingwall più vicino alle sonorità a noi care. Assolutamente da sentire.
Roberto Alessandro Filippozzi